Stanco di non vedersi riconosciuti i propri meriti, nel 2006 Giuseppe Priolo, palermitano, ha lasciato l’hotel Villa Igiea di Palermo dove lavorava, per trasferirsi a San Pietroburgo. Oggi è lo chef executive di Eataly a Mosca e coi suoi cannoli ha conquistato la Russia.
Lascia sempre l’amaro in bocca la notizia di un’eccellenza italiana che lascia il Paese per cercare migliore fortuna all’estero, sperando di veder valorizzati i propri meriti professionali; d’altro canto, molto spesso gli italiani, e in questo caso un siciliano, riescono ad affermarsi come veri e propri ambasciatori della nostra cultura e delle nostre tradizioni fuori dai confini nazionali, portando il marchio del Made in Italy nel mondo.
Quando ha lasciato la Sicilia per la Russia, racconta Priolo in un’intervista rilasciata a La Repubblica, la compagnia Ginza Project in cui lavorava contava solamente 9 attività, tra ristoranti e café; oggi ne conta 65, solo nella città di San Pietroburgo.
La cucina del ristorante era italiana e così Priolo racconta l’inizio della sua rivoluzione: “A poco a poco ho inserito i piatti siciliani più classici: pasta con le sarde, caponata, pasta alla norma, pesce spada alla messinese. E poi i dolci come cannolo, sfincia, dolcetti di mandorle e di pistacchio.”
L’inizio non è stato dei più semplici. Amanti della tradizione classica, i russi bocciarono la prima degustazione dello chef a San Pietroburgo, che si rivelò un mezzo flop. Piatto dopo piatto, il duro lavoro e la dedizione di Priolo hanno avuto la meglio sulle abitudini culinarie russe. “Dieci anni fa nessuno conosceva i carciofi, i cardi e il finocchietto selvatico. Ma a poco a poco i piatti della nostra tradizione si sono imposti”.
Tra i dolci, il cannolo siciliano è il più apprezzato. Spiega Priolo: “La ricotta la produciamo noi con ottimo latte russo. Realizziamo mozzarelle burrate e a breve anche i formaggi. Abbiamo già in produzione il Piacentino ennese. Anche i prodotti agricoli sono coltivati in Russia. Una buona parte in Azerbaijan, Uzbekistan, Georgia. Gli agrumi e il pomodoro arrivano dal nord Africa. Prepariamo tutta la pasta fresca, il pane e prodotti da forno. Dall’Italia arrivano farine, olio, pelati, pasta. Mentre dalla Sicilia importiamo capperi, olive verdi, olio, bucce di cannoli”.
Dopo anni e anni di tentativi, i sapori nostrani hanno fatto breccia nei palati della fredda Russia. Innumerevoli i personaggi per i quali ha cucinato lo chef, tra cui il Patriarca russo, il primo ministro cinese e Putin. Oggi Priolo dirige 14 ristoranti e 146 cuochi e Eataly Mosca, con i suoi 7.000 metri quadrati, è il secondo Eataly più grande al mondo.
Meteo Pasqua: si inizia già a programmare la giornata di Pasqua 2025, che quest'anno cadrà…
Durante la giornata di ieri, due soccorritori dell’ambulanza Seus 118 sono stati aggrediti da un…
Ritorna a Catania, la tanto amata e attesa Fiera del Disco! Un appuntamento imperdibile per…
Lunedì 21 aprile 2025, la città di Catania si prepara ad accogliere una delle tradizioni…
Il One Day Music è un festival musicale che si svolge annualmente a Catania il…
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha reso disponibile online “Dante”, un archivio digitale…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy