Università cosmopolite: gli atenei con più studenti stranieri

I vantaggi di studiare all’estero sono molti: c’è più opportunità di lavorare ed imparare la lingua, e soprattutto relazionarsi con studenti provenienti da tutto il mondo. Sulla base di una dozzina di indicatori per analizzare e classificare la qualità delle università del pianeta, Times Higher Education, ha stilato una classifica dei migliori poli universitari cosmopoliti.

Proprio la Time Higher Education, studia e classifica le prime 200 università del pianeta basandosi sull’affluenza in percentuale di studenti internazionali. Su questa classificazione, tra le migliori 200, è il Regno Unito ad occuparne una buona parte, con 72 poli universitari, ma il primo posto è riservato all’American University of Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, dove l’84% è formato da studenti provenienti da tutto il pianeta. A seguire, con il 77% di studenti internazionali, è l’Università dell’Europa Centrale, situato in Ungheria.

Terzo posto occupato dalla London School of Economics and Political Science, dove gli studenti provengono da 140 paesi. Dopo la London School, troviamo il Royal College of Surgeons di Dublino, dove gli studenti stranieri sono il 62%; mentre a seguire in quinta posizione, c’è l’Università di Lussemburgo, con 55% di studenti internazionali.

Una nuova tecnica di ricerca, in questo studio, è stata sviluppata da Ben Henning, professore della Facoltà di Scienze della vita e dell’ambiente all’University of Iceland. Il prof. Henning, ha ridisegnato la mappa del mondo in base alla ricchezza nazionale, facendo sì che, ciascun paese, riflettesse il proprio prodotto interno lordo; sono proprio le risorse finanziare abbondanti che contribuiscono alla fama delle Università, a cui serve un finanziamento, del denaro, per creare nuovi e avanzati poli di ricerca.

La mappa del mondo, disegnata del prof Henning. Basata sul PIL di ciascun paese del pianeta.

Dalla mappa del prof. Henning, si nota che i più sviluppati sono il Nord America e il Vecchio Continente, che dominano la mappa. Infatti tutti i poli universitari e accademici più illustri – i (50) grandi punti rossi – sono divisi tra l’Europa e il Nord America.

Samuele Amato

Studente di Filosofia, classe 1997, Samuele Amato è appassionato di cinema, musica, viaggi, storia e giornalismo, il ché lo ha spinto a intraprendere, dopo il diploma in Informatica e Telecomunicazioni, questo percorso con LiveUnict. Con gli ideali della libertà e del cosmopolitismo, Samuele ha l'obbiettivo di voler dare un contributo come giornalista e - si spera - come insegnante.

Pubblicato da
Samuele Amato

Articoli recenti

Catania, seconda in Sicilia per consumo di suolo pubblico: i dati di Arpa Sicilia

Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…

20 Dicembre 2024

Catania, telecamere anti-discariche: il VI Municipio intensifica i controlli

Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…

20 Dicembre 2024

Manovra 2024: fondi per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole

La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…

20 Dicembre 2024

Ricorso al Tar sul Ponte sullo Stretto: “Un progetto che minaccia l’ambiente”

Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…

20 Dicembre 2024

Natale 2024: le spese degli italiani in crescita tra tradizione e qualità

Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…

20 Dicembre 2024

Meteo Sicilia, le previsioni per il weekend: piogge e venti intensi

Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…

20 Dicembre 2024