L’Università della Calabria lancia una nuova app che permette di creare parole sulle diverse facce di un cubo con associazioni di immagini e concetti legati al mondo accademico.
Francesco Scarcello, professore di ingegneria informatica dell’Università della Calabria e delegato del rettore alla didattica, è l’ideatore di Acrobatic Words, l’ingegnosa app avente lo scopo di rendere l’università più “acrobatica”.
In cosa è simile a Ruzzle? Anche in Acrobatic Words, lo scopo del gioco è quello di rintracciare delle parole di senso compiuto e di selezionarle strisciando il dito sopra le lettere da cui sono composte. La differnza sostanziale è che l’app dell’Università della Calabria è costituista da un cubo e ad ogni lato è associato un argomento diverso, sia dal punto di vista visivo che dal punto di vista semantico. “Può essere una biblioteca,- afferma Scarcello- un dipartimento, un centro di ricerca: in questo modo facciamo conoscere l’attività dell’università in maniera veloce e divertente”. Dunque un app che non nasce per restare strettamente relegata al contesto accademico ma che mira a spaziare anche in altri contesti.
È possibile provare due varianti del gioco: quella semplice, in cui si usa un solo dito per selezionare le parole e quella, appunto, acrobatica, dove è possibile utilizzare tutte le dita per ottenere le diverse combinazioni. L’ ambizioso team di Francesco Scarcello non si ferma però alla semplice app: negli scorsi mesi è stato depositato un brevetto costituito da un cubo tridimensionale con tutte le faccie touch screen, un controller speciale, utilizzabile anche con altri giochi di questo genere, rendendo le partite più coinvolgenti e stimolanti.