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LAVORO – I consigli per un colloquio produttivo, parla il responsabile delle risorse umane

Nel mondo del lavoro 2.0 il mero invio di Curriculum alle aziende non lascia la certezza della risposta per un colloquio conoscitivo, men che meno per una proposta di lavoro. Per questo motivo, diverse aziende, pur di non perdere tempo in Curriculum poco inerenti alla loro ricerca, si sono affidate a professionisti nel settore del Recruitment, il cui compito è quello di scovare il candidato ideale. 
A tal proposito, abbiamo parlato con un responsabile delle risorse umane che lavora presso la ISS Profesionalia, un’azienda specializzata in servizi di informatica che lavora principalmente con quei clienti che esternano totalmente o parzialmente i propri processi di selezione. L’azienda è presente a Barcellona, Madrid, Valencia e La Coruña. Mirko De Luca è laureato in Lingue all’Università di Catania e da qualche anno si è trasferito a Barcellona dove ha intrapreso la strada del Recruitment Specialist.

Lavorando in questo settore specifico, quali sono i primi elementi che ricercate in un candidato?

“Nel settore IT non si bada molto alla personalità o alle doti comunicative dei candidati. Naturalmente l’avere una personalità brillante può aiutare durante il colloquio finale con l’azienda cliente, però ciò che ricerchiamo principalmente in un candidato sono le competenze tecnologiche. Parlo dunque di linguaggi di programmazione, framework, sistemi operativi, ecc.
Nei profili un po’ più junior invece cerco la voglia di continuare ad apprendere, crescere professionalmente e applicare le conoscenze acquisite all’università o durante il loro periodo di stage.”

Quali sono gli errori che un candidato non deve commettere durante un colloquio?

“Dal momento in cui il candidato e il recruiter hanno lo stesso scopo, ossia l’assunzione, la sincerità tra i due deve essere completa. Lo dico perché spesso capita che i candidati esagerino visibilmente nel raccontarmi la propria esperienza, le proprie aspettative salariali o la conoscenza di determinati software.
Altro errore che talvolta commettono i candidati con molte opportunità lavorative (come avviene normalmente nel settore IT) è il dimostrare disinteresse per l’opportunità che gli si viene offerta.”

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Cosa consigli a chi si appresta a compilare un curriculum e fare un colloquio su skype?

“A chi si appresta a scrivere un CV chiedo (quasi a mo’ di favore personale!) di NON essere sintetici. Descrivete tutte le mansioni e gli incarichi che avete ricoperto nelle vostre precedenti esperienze lavorative, le abilità che possedete, le certificazioni linguistiche che avete ottenuto nel tempo, ecc. Un elenco puntato andrà benissimo!
Se invece dovete fare un colloquio su Skype, assicuratevi che nessuno possa disturbarvi. Diverse volte mi è capitato di vedere gatti, cani e bambini correre alle spalle dei candidati o cellulari continuare a suonare incessantemente, distraendoli dall’intervista. Il colloquio in videoconferenza ha la stessa validità di un colloquio presenziale e immagino che nessuno porterebbe il proprio gatto in azienda.”

A proposito dell'autore

Serafina Adorno

Classe 1989. Dalle sabbie dorate agrigentine e dalla bianca scala dei turchi si è trasferita a Catania per intraprendere i suoi studi e iniziare a dare forma ai suoi sogni. Laureata in Lingue e letterature comparate, lavora nella comunicazione e nei Festival del cinema.