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ARTE – “Breve storia del resto del mondo”, la personale di Pietro Ruffo a Catania

Ancora appuntamenti con l’arte nella città di Catania. Dopo la comunicazione della mostra di Ligabue al Castello Ursino, arriva dalla Fondazione Puglisi Cosentino e dalla Fondazione Terzo Pilastro il secondo appuntamento con l’arte da segnare in agenda: la “Breve storia del resto del mondo”.

ruffo pietro

L’esposizione della personale di Pietro Ruffo è curata da Laura Barreca e il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele (Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo così ha commentato l’evento: “La mostra, allestita in uno dei più affascinanti spazi museali in Sicilia, propone uno spaccato della realtà storica contemporanea, attraverso gli occhi e la sensibilità di un artista dalla spiccata personalità. La forza di Ruffo consiste nell’utilizzare tutti gli elementi base propri della sua formazione di architetto – il progetto, la carta, il disegno – per dar voce, con opere anche tridimensionali, ai grandi temi della storia universale, come la libertà e la dignità dell’essere umano costantemente minacciate dalle insidie del mondo di oggi”.

All’interno della mostra “Breve storia del resto del mondo” un complesso di opere di grandi dimensioni realizzate dall’artista romano a partire dal 2005. Si tratta di un viaggio visivo sul concetto universale di libertà o dei principi liberali nella storia politica dei continenti, attraverso i temi della colonizzazione, delle divisioni culturali, sociali, religiose da cui scaturiscono antichi e irrisolti conflitti tra i popoli del mondo.
Pietro Ruffo è conosciuto per le sue mappe delle nazioni in cui le schiere di libellule intagliate a mano e fermate con delle spille simboleggiano la libertà. Il visitatore verrà condotto al riconoscimento di alcuni “padri-ispiratori” del pensiero liberale e costituzionale: tra loro il politologo inglese Isaiah Berlin, cui l’artista dedica nel 2010 la serie di grandi ritratti I sei traditori della libertà, in mostra a Catania. A questi si aggiunge anche il poeta libanese Khalil Gibran, cui è dedicata l’opera Liberty House (2011).

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La mostra si configura come un’attuale riflessione sulla nostra società e sulle sue piaghe. Ad apertura e chiusura della mostra, l’opera The Colours of Cultural Map (2015) commissionata da Luciano Benetton per il progetto Imago Mundi, un grande atlante dei paesi del mondo e delle differenze che uniscono i popoli; e SPADSVII, commissionato dalla Galleria nazionale d’arte Moderna di Roma, un biplano di dimensioni reali realizzato interamente in legno e carta.

La mostra, che si terrà presso la Fondazione Puglisi Cosentino (Palazzo Valle, via Vittorio Emanuele 122), sarà visitabile dal 3 aprile al 10 luglio 2016 secondo il seguente calendario:

Dal martedì alla domenica 10-13.00; 16.00-19.30; il sabato sino alle 21.30. La chiusura settimanale è fissata per il lunedì ed eventuali aperture straordinarie sono da effettuare su prenotazione.

La biglietteria chiude mezz’ora prima.
Biglietti interi: 8 euro; ridotti: 5 euro, i pomeriggi di martedì e venerdì ingresso 3 euro.