Lo starting point va individuato nel Regolamento Ue n. 751 del 2015, nel quale è stato previsto un tetto massimo da apporre alle commissioni interbancarie (cioè pagate dalle banche ad altre banche) per gli acquisti effettuati mediante carte di credito e bancomat. La norma stabilisce che ““i prestatori di servizi di pagamento non offrono né chiedono una commissione interbancaria per operazione superiore allo 0,3% del valore dell’operazione per ogni operazione tramite carta di credito. Per le operazioni nazionali tramite carta di credito gli Stati membri possono stabilire un massimale per operazione sulle commissione interbancarie inferiore”. Invece, per il pagamento attraverso carta di debito (bancomat) la soglia è fissata allo 0,2%.
A questo punto sorge spontaneo il quesito su quali siano le conseguenze nella prassi. Innanzitutto, si ipotizza un risparmio totale pari a circa 6 miliardi di euro: infatti, prima dell’apposizione delle “soglie-limite” gli addebiti delle commissioni sfioravano i 10 miliardi all’anno, pagati da commercianti e professionisti e, di conseguenza, poi addossati sugli utenti al termine del ciclo di acquisto, in una sorta di sistema “a cascata”. Innegabili, dunque, i benefici in arrivo in capo agli esercenti; tuttavia, per adesso l’ipotesi rimane tale, perché bisognerà attenzionare il modo in cui essi abbasseranno o meno i prezzi per i propri clienti; come a riguardo infatti precisa l’Adinconsum: “Ce lo auguriamo!”.
Finora la disposizione non riguarda però tutti i sistemi di pagamento, motivo per cui sia le associazioni dei consumatori che alcuni esponenti politici ne chiedono l’estensione. Infatti, il tetto è previsto soltanto per i cosiddetti “sistemi a quattro parti”, come Visa e Mastercard, e non per quelli che invece optano per un sistema a tre parti, come nel caso di American Express. Il rischio? Il fantasma della concorrenza sleale, con evidenti ripercussioni in termini di trasparenza, rischio che potrebbe essere notevolmente diminuito da un’eguale regolamentazione valida per tutti i sistemi di pagamento.
Work in progress.
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