Vendita di farmaci online – Via libera dell’UE a partire dall’1 luglio

A partire dall’1 luglio 2015, sarà possibile anche in Italia effettuare l’acquisto online di farmaci, come autorizza la direttiva europea 2011/62/EU.

Ogni nazione europea si atterrà, però, alla normativa seguendo differenti parametri interni; vediamo quali sono le linee guida per il nostro Paese.

Chi può vendere
A poter effettuare il servizio di vendita online saranno i soggetti italiani già in possesso dell’autorizzazione per la vendita dei farmaci, quindi farmacie e parafarmacie già esistenti. Esse potranno richiedere al Comune o alla Regione di riferimento la documentazione per essere iscritte alla lista delle attività autorizzate alla vendita online. Il Ministero della Salute italiano stilerà poi un elenco con tutte le farmacie autorizzate per ogni città italiana. L’EMA(l’Agenzia Europea dei Medicinali), inoltre, fornirà dei link di certificazione a ciascuno stato membro come garanzia dell’autorità europea. Per verificare l’attendibilità o meno di un sito, basterà quindi controllare se sul sito è presente il bollino di garanzia europeo, ossia il logo sottostante.


Quali farmaci possono essere venduti
In Italia saranno acquistabili soltanto farmaci senza obbligo di prescrizione, quindi SOP ed OTC, ossia medicinali destinati all’automedicazione, quali aspirina, tachipirina, sciroppi per la tosse, antidolorifici ed antipiretici di vario tipo.

I costi
Il costo dei farmaci comprati online sarà molto simile a quello presente all’interno di farmacie e parafarmacie, e sarà anch’esso soggetto a variazioni. Ad esso si aggiungerà una piccola cifra per le spese di spedizione.

I controlli
Sarà compito del Ministero della Salute e dell’AIFA, Associazione italiana del farmaco, controllare e denunciare le farmacie online non autorizzate attraverso il Sistema nazionale di antifalsificazione dei medicinali. La decisione presa dalla Commissione europea darà quindi maggiore sicurezza ai consumatori, con l‘obiettivo di combattere i siti illegali, che in 7 casi su 10 vendono farmaci contraffatti e potenzialmente pericolosi. Come segnala l’Ufficio Qualità dei prodotti e contraffazione dell’AIFA, al momento solo lo 0,6% delle farmacie online è legale, il 5,1% è borderline e il 94,3% è illegale. Inoltre, in Italia negli ultimi anni il fenomeno dell’acquisto dei farmaci illegali ha avuto una crescita repentina. I sequestri realizzati nel 2014 sono di circa 30mila unità e fra i farmaci falsificati maggiormente diffusi troviamo quelli per il trattamento delle disfunzioni erettili, ma anche per la perdita di peso, ed ancora per il trattamento di problematiche psichiatriche o del sistema nervoso.

Daniele Di Stefano

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