Categorie: Attualità

Dubbi da web. «Storia dell’Arte» SI, «Storia dell’Arte» NO? Risponde la Carrozza

Direttamente dal suo profilo personale su facebook il Ministro dell’Istruzione Carrozza chiarisce ogni dubbio sull’insegnamento della Storia dell’Arte. L’insegnamento della storia dell’arte è un pilastro del nostro sistema scolastico, fondamentale per comprendere e interpretare al meglio il nostro paese, fondato e sviluppato sull’immenso patrimonio artistico costruito nei secoli della nostra straordinaria storia.

Conoscere e saper valutare il nostro tesoro più grande è di vitale importanza per lo sviluppo delle future generazioni. Perché come diceva Vassily Kandinsky: “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro”.
Per questo ritengo inevitabile iniziare una discussione su come si possano affrontare al meglio le questioni della tutela, della conservazione, del restauro e della valorizzazione del nostro patrimonio, consapevole che la scuola ha il ruolo primario nella sensibilizzazione e nella formazione dei nostri giovani.

La cattedra di “storia dell’arte” ha quindi la necessità di essere potenziata, visto che dopo il riordino del 2010 ha visto un calo sensibile nel numero delle ore insegnate, sia nei licei che negli istituti tecnici e professionali. Durante la conversione del decreto “l’istruzione riparte” mi ero impegnata a farlo, ricercando non solo le risorse necessarie (stimate in centinaia di milioni), ma anche offrire progetti e percorsi extracurriculari che possano rilanciare la consapevolezza del valore culturale, economico e sociale dell’arte e del nostro patrimonio.

Saremo ricettivi a ogni sollecitazione e alle nuove idee che andranno in questa direzione; come ad esempio la possibilità di aprire l’insegnamento di storia dell’arte alle ultime espressioni, come la cinematografia, la fotografia o le arti digitali, specchio di una società delle immagini in continuo mutamento, cambiando la dicitura in “storia delle Arti” o semplicemente “Arti”. Oppure promuovere l’utilizzo di laboratori scolastici durante il pomeriggio, organizzando corsi aperti a tutta la cittadinanza con lo scopo di mettere la scuola al servizio di chi vuole svolgere attività artistiche e confrontarsi con persone che hanno medesimi interessi e passioni.
Inoltre possiamo collegare il semestre greco e quello italiano che inizierà il prossimo Luglio puntando sul rilancio della cultura classica, partendo dalla Magna Grecia e da quella identità culturale trimillenaria che non ha paragoni. Questi sono solo piccoli esempi di come riportare al centro dell’attenzione pubblica un tema fondamentale, di coesione e di prospettiva, come quello dell’educazione all’arte.

Faremo di tutto per fare passi in avanti, forti del sostegno delle migliaia di persone che in questi giorni hanno mostrato interesse al rilancio di questo insegnamento, perché crediamo che “l’arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita”.

(Henry Miller)

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