Non ci sono più dubbi: dopo la sentenza del 29 luglio, che dichiarava illegittimo lo Statuto dell’Università di Catania, occorre una nuova elezione del rettore dell’Ateneo catanese.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione del parere del Cga, che aveva chiarito ogni dubbio, oltre all’elezione dei nuovi Organi superiori, dovrà essere avviato l’iter per la nomina del nuovo magnifico catanese. E, come accade per ogni elezione, si aprono le candidature.
Nel panorama accademico catanese, come già preannunciato nei mesi scorsi, avanza la propria candidatura Enrico Foti, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dal 2014 e professore ordinario di Idraulica dal 2003. Due anni fa ha fondato l’ordine degli Ingegneri della provincia di Catania ed è attualmente Senatore Accademico nell’Ateneo catanese.
“Nella vita ci sono – scrive il prof. Foti – a mio avviso, due binari paralleli: quello della politica e della ragionevolezza, da una parte, e quello giudiziario, dall’altra. Quando non si riesce a gestire politicamente i problemi, si finisce col doversi affidare alla soluzione giudiziaria. I due binari non si incrociano, si deve scegliere: o l’uno o l’altro. Nel nostro Ateneo, in questi ultimi anni, ci si è affidati soltanto alla via giudiziaria. E ciò si è rivelato sicuramente un grave errore, con impatti negativi sulla vita universitaria e sull’immagine dell’Ateneo, con vistosi rallentamenti (soprattutto in questi ultimi mesi) dell’attività istituzionale: stiamo camminando a marce ridotte”.
“Proprio per il forte desiderio di superare i conflitti – continua – e di rilanciare in un clima di ritrovata serenità e di compiuta pacificazione, l’azione e la credibilità del nostro Ateneo, ho ritenuto di mettermi a disposizione della comunità universitaria candidandomi alla carica di rettore, affinché tutti insieme si possa restituire a questa Università il prestigio e il ruolo che le spettano per lunga tradizione”.
Incoraggiato dai colleghi a candidarsi come rettore, così come scrive in una nota, sostiene che la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’Università di Catania ha causato un rallentamento. Al momento sul versante opposto vi è anche l’attuale rettore Giacomo Pignataro, che aveva sollecitato il parere del Cga. Difatti in relazione alla sentenza del 29 luglio, che ha dichiarato illegittimo lo Statuto dell’Ateneo, nascevano alcuni dubbi sulle norme. Queste facevano riferimento chiaramente al rinnovo degli Organi collegiali, ma allo stesso tempo prevedevano che il rettore restasse in carica fino alla scadenza naturale.
Immediatamente dopo la pubblicazione del parere del Cga, il rettore Pignataro ha proposto la sua candidatura: “Ritengo dunque di avere il diritto di proporre la mia candidatura a Rettore – ha scritto – al fine di completare il mandato che mi avete affidato a larghissima maggioranza il 28 febbraio 2013 e sento il dovere di portarne a compimento le realizzazioni programmatiche. Non ho mai avuto la supponenza di ritenere che la fonte del mio ruolo fosse aliena dal consenso della mia comunità, ho sempre ricercato il confronto con gli organi collegiali e con tutti voi e lavorato per costruire scelte ampiamente condivise, senza mai rinunciare all’esercizio della mia responsabilità e dei miei doveri”.
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