È risaputo che l’estate è tempo di relax, di libertà ed è più facile dedicarsi alle proprie passioni. Per i Liber amanti, quale migliore occasione per leggere tutti quei libri che nel corso dell’anno, per mancanza di tempo, non si ha avuto la possibilità di leggere? In redazione abbiamo selezionato le novità e i “senza tempo”, quelli che cioè andrebbero riletti una, due, tre volte senza mai stancarsi proprio per la loro bellezza, per la loro freschezza, per la loro profondità e per la capacità di sfiorare le corde del cuore con leggerezza, ma allo stesso tempo un’incidenza straordinaria. Ecco la lista dei 10 libri che tutto il team di Liveunict vi propone per una fantastica estate 2015:
9. Al nono posto collochiamo IL MONDO CURIOSO DI CALPURNIA di Jacqueline Kelly. Texas, capodanno del 1900. Calpurnia Tate, unica femmina di una famiglia con sei fratelli, è sicura che il nuovo secolo porterà un grande cambiamento nella sua vita e che il suo tredicesimo anno di vita sarà bellissimo.
8. All’ottavo posto troviamo DIMMI CHE CREDI AL DESTINO di Luca Bianchini. Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. L’ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l’Italian Bookshop.
6. Al sesto posto troviamo LA PIUMA di Giorgio Faletti. Una favola moderna, una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla; ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato: il nostro volo ci porterà a conoscere altri, sventurati personaggi finché la piuma non incontrerà lo sguardo dell’unico che saprà capire quello che nessuno prima aveva compreso.
4. Al quarto posto troviamo l’indiscutibile Alessandro Baricco con LA SPOSA GIOVANE. Siamo all’inizio del secolo scorso. La promessa Sposa è giovane, arriva da lontano, e la Famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il Figlio non c’è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la Sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C’è in queste ore diurne un’eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all’ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo Zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il Padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La Figlia combatte contro l’incubo della notte. La Madre vive nell’aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all’attesa del Figlio. E in quell’attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi.
2. Dopo il tema dell’omosessualità, altra importante questione al centro del dibattito moderno è il senza tempo, attualissimo romanzo della grande Oriana Fallaci, LETTERA A UN BAMBINO MAI NATO. È il libro simbolo di tutte le donne, combattute tra il desiderio di una maternità e (l’egoistico?) riscatto lavorativo. È la sensazione dello stare in bilico, sospesi tra due scelte difficili. Una lettera, un tragico monologo che affronta il tema scottante dell’aborto ponendosi un interrogativo: è giusto imporre la vita? O forse è meglio non nascere?
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