In seguito alla conferenza stampa della serata di domenica 26 aprile, il Premier Giuseppe Conte ha dato il via alla cosiddetta “Fase 2“; tra le novità introdotte per i cittadini vi sarà anche quella di poter raggiungere i propri congiunti all’interno dei comuni limitrofi e della stessa regione.
Ma chi sono i congiunti che si potranno visitare? Secondo una definizione i congiunti sono “ascendenti, discendenti, coniuge, fratelli, sorelle, affini nello stesso grado, zii, nipoti e affini solo se il coniuge non è morto e vi è prole ex art. 307, comma 4“. Non vi sono quindi grandi dubbi circa il grado di discendenza familiare che potrà essere raggiunto dal 4 maggio in poi, portando con se sempre l’autocertificazione e presentandola agli organi competenti e alle forze dell’ordine su richiesta.
Aggiornamento: “I congiunti sono anche fidanzati”, arriva la precisazione
La decisione nasce in seguito a situazioni davvero poco immaginabili fino a qualche settimana fa, come ad esempio genitori anziani rimasti in totale isolamento dai figli e con le relative difficoltà di autonomia e autosufficienza. I congiunti potranno essere visitati rispettando comunque le distanze di sicurezza, indossando le mascherine e soprattutto senza creare assembramenti: sono vietate quindi feste, party privati e affollamenti per ricorrenze.
I fidanzati, che non hanno un legame riconosciuto dalla legge, non rientrano a far parte della categoria dei “congiunti” e dovranno quindi aspettare ulteriori aggiornamenti.
Per quanto concerne chi non è riuscito a tornare al proprio domicilio prima del lockdown imposto, coloro potranno rientrare nelle proprie abitazioni anche se provengono da altre regioni italiane e senza necessità di motivo, “in ogni caso” come ha detto il premier Conte. Vietati, invece, gli spostamenti senza comprovati validi motivi, da regione a regione.