Arte In Copertina

Apre la mostra “Caravaggio Immersive”: un percorso multimediale sul periodo siciliano

Apre oggi al Museo Civico Castello Ursino di Catania la mostra "Caravaggio Immersive" che ripercorre gli ultimi anni di vita del pittore milanese, in fuga dai propri errori tra Malta e la Sicilia.

Caravaggio Immersive” nasce con un taglio cinematografico. Abbiamo iniziato questo percorso dalla biografia di Caravaggio, dalla quale siamo tutti un po’ affascinati. Caravaggio non solo artista, che tutti conosciamo, ma soprattutto Caravaggio uomo. Nella fattispecie, abbiamo cercato di raccontare l’ultima parte di vita, quella più drammatica, quella più emozionale del Periodo Siciliano” – è questa la visione del pittore che ci viene proposta da Roberto Pantè, direttore artistico della mostra inaugurata oggi a Catania.

Una vita emozionante quella di Michelangelo Merisi, passato alla storia come Caravaggio, che si riflette costantemente nelle sue opere, dallo stile unico e fortemente imitato. La mostra, prodotta da Italia Museo con la collaborazione del Comune di Catania che resterà aperta fino al 31 marzo 2020, si articola in un percorso che ci accompagna attraverso gli ultimi anni di vita, e di tormento, dell’artista.

La prima sala è infatti intitolata all’ossessione per la morte, il tema più ricorrente nei quadri dell’ultimo periodo che sempre più si macchiano di sangue, riflettendo in particolare la paura per la decapitazione, pena alla quale lo stesso Caravaggio era stato condannato. Essa è interamente dedicata a 14 pittori caravaggeschi, tra i quali Mattia Preti, Pietro Novelli, Jusepe De Ribera, Matthias Stomer e Mario Minniti. I successori di Caravaggio si ispiravano al crudo realismo della sua arte, alle luci sapientemente posizionate sui modelli per creare il deciso contrasto che notiamo in quasi tutte le opere dell’artista. Caravaggio non temeva di rappresentare la realtà così com’era: lo possiamo notare innanzitutto dalle nature morte, nelle quali non si preoccupa di rimuovere foglie secche e frutta marcia, mettendo in risalto la caducità della vita.

La voce di Caravaggio accompagnerà i fruitori per tutta la durata della visita, come se fosse il pittore stesso a narrare la sua vita. Degli schermi infatti riproducono filmati originali, simili a ologrammi e realizzati appositamente per aumentare il coinvolgimento del visitatore, nei quali un attore nei panni del controverso artista recita monologhi sull’incertezza della propria esistenza. “Il visitatore viene a contatto con l’intimità dell’artista – spiega il direttore della mostra -, e scopre gli aspetti più reconditi, quei lati oscuri che hanno influenzato e caratterizzato la geniale produzione artistica e che il Caravaggio stesso racconta agli spettatori in una sorta di intima confessione finale“.

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Un episodio in particolare avrà un forte impatto nella vita dell’artista. L’assassinio di Ranuccio durante una rissa per una partita di pallacorda, segna l’eterna condanna dell’artista, già avvezzo agli ambienti più degradati del Seicento. Condusse una vita sregolata, al limite, il “pittore criminale” la cui vita sembra essa stessa un film: la fuga rocambolesca dal carcere di Malta, le peripezie per mare, ma anche la genialità artistica e i tormenti interiori di quello che in fondo era un uomo divorato dai propri vizi.

Il progetto ha carattere multimediale e con l’ausilio di proiezioni e ricostruzioni digitali vuole avvicinarsi anche ai più giovani. “Cerchiamo di raccontarlo con un linguaggio diverso, – prosegue il curatore – soprattutto per avvicinare i giovani, in particolare quelli più lontani dalla storia dell’arte. Inoltre, i giovani non sono affascinati solo dall’artista e dall’opera d’arte, ma dal personaggio e da quello che è riuscito a trasmettere attraverso quella che è la sua sensibilità, la sua passione, il suo dramma interiore, che poi è un po’ quello di tutti noi”.

Sia che il personaggio ci rispecchi, sia il contrario, questo ci affascina, ed è proprio questa la chiave di lettura di “Caravaggio Immersive“. È stata predisposta anche una pinacoteca digitale, nella quale le famose Sette opere della Misericordia prendono vita, animandosi con movimenti leggeri e realistici, che mettono ancor più in risalto la dinamicità della composizione dei suddetti dipinti. Un’esperienza che si conclude con la ricostruzione del viaggio per mare tra Malta e la Sicilia, burrascoso e disperato, a bordo di una piccola imbarcazione seicentesca; anche qui le parole di rassegnazione dell’artista riecheggiano nella sala buia, cadenzate dal rumore del vento e del mare in tempesta.

Il progetto, per ora esclusivo del Castello Ursino, è esposto in italiano e in inglese e mira ad essere esportato anche all’estero. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 (ultimo biglietto alle 18:00). I biglietti potranno essere acquistati al botteghino del Museo Civico Castello Ursino, su www.ticketone.it o nei punti vendita dei circuiti Ticketone e Sicilia Ticket, al prezzo intero di €12,00, ridotto over 65 €10,00, ridotto studenti €8,00 e ridotto scuole €4,00. Oltre “Caravaggio Immersive”, sarà possibile ammirare con lo stesso biglietto la mostra “Architetture barocche in argento e corallo“, la pinacoteca del Castello Ursino (anch’essa ricca di opere della scuola caravaggesca) e infine “Il Mondo in Mano: sei secoli di Tarocchi e Carte da gioco in Sicilia“.

A proposito dell'autore

Gaia Tornitore

Nata a Catania il 5 marzo 1999, studia Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Catania. Decide di avvicinarsi al mondo del giornalismo dopo aver vinto un concorso letterario nazionale al quale aveva partecipato quasi per gioco e si innamora dell'arte della scrittura. Appassionata d'arte in tutte le sue forme, coltiva le sue passioni cercando di costruirsi un futuro che in qualche modo le comprenda tutte.