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A Catania la carica dei 157 Erasmus: “Questa sarà la mia seconda casa”

Si è tenuto stamattina, al polo didattico universitario di via Gravina, il tradizionale Welcome Day Erasmus, giornata di accoglienza e orientamento dedicata agli studenti in arrivo da moltissimi Paesi europei e non, i quali trascorreranno il primo semestre dell'anno accademico ospiti dei vari dipartimenti etnei.

Un mosaico di lingue, nazionalità e culture differenti si sono incontrate stamattina nell’aula conferenze del Polo didattico “Gravina”, al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania. In quest’occasione, divenuta ormai tradizionale per l’università etnea, 157 studenti Erasmus, provenienti da 18 paesi del Vecchio Continente, hanno ricevuto un caloroso benvenuto da parte delle dirigenze Unict e dei coordinatori del Progetto Erasmus. Gli studenti trascorreranno il primo semestre dell’anno accademico 2019/2020 nella nostra università: una grandissima occasione per confrontarsi con nuovi metodi didattici e programmi di studio, oltre che per cimentarsi in una lingua a molti di loro sconosciuta. LiveUnict, presente alla giornata di accoglienza agli studenti Erasmus, ha intervistato alcuni studenti per conoscere le primissime impressioni sulla città etnea e per comprendere le motivazione della loro scelta.

“Ho scelto un’università italiana – ci spiega uno studente di Istanbul di nome Marckconsapevole della bellezza del vostro Paese e per familiarizzare con una lingua a me finora poco nota.  Questa città mi è stata consigliata dai miei colleghi che, grazie al progetto Erasmus, hanno trascorso mesi indimenticabili in questa città. Spero possa diventare la mia seconda casa! Ciò che mi ha colpito, non appena arrivato, sono stati i magnifici edifici barocchi che popolano le vie, ben diversi da quelli a me familiari di Istanbul che, seppur maestosi, presentano un’architettura ben diversa“.

A sottolineare la grande opportunità per gli studenti Erasmus è stata, per prima, la dott.ssa Francesca Longo, responsabile dell’Internazionalizzazione (ambito sociale e umanistico), che ha aperto la conferenza del Welcome Day, dando il suo benvenuto agli studenti e augurando loro una ricca permanenza nella nostra città. A seguire, ha preso la parola il Prof. Gaetano Lalomia, Erasmus International Coordinatoor, che ha introdotto il programma Erasmus previsto dall’Università etnea: “Questo è un grande giorno per voi e per noi. Catania, città viva, è sede di una grande università che siamo felici di condividere con voi. Erasmus significa crescita e incontro di culture diverse. Avete l’opportunità di incontrare e conoscere una cultura da una prospettiva particolare: infatti la Sicilia e Catania sono al centro del Mediterraneo. Ma la reale opportunità – ha continuato Lalomia – sarà imparare nuovi metodi di studio, differenti dai vostri”.

Ed è proprio la voglia di “buttarsi” in conoscenze ed esperienze nuove ad aver incentivato Ana, studentessa spagnola proveniente da Siviglia, a intraprendere questa nuova avventura: “Amo l’Italia – ha dichiarato ai nostri microfoni –. È un paese accogliente e ricco di storia. Amo il cibo, ho già assaggiato molte delle specialità come arancini e cannoli. Sono abituata a viaggiare e star lontana da casa e questa volta ho scelto una città che, sono sicura, mi regalerà tantissimo. Sarà un’occasione in più per conoscere nuove persone, fare amicizia e entrare in contatto con molti studenti catanesi”.

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Tutti gli studenti con cui abbiamo parlato stamattina ci hanno detto di vivere già da tempo lontano dalle loro famiglie, per motivi di studio e si dimostrano del tutto indipendenti, seppur spesso la loro età oscilli solamente tra i 20 e i 25 anni. Per loro, Erasmus significa non solo fare nuove amicizie o imparare una nuova lingua, ma vedere quanti più possibili angoli di mondo non da una semplice prospettiva “turistica” ma vivendoli a “360 gradi”. Vivere una città multietnica come Catania, “mescolarsi” con i suoi cittadini e familiarizzare con loro, trascorrere le giornate a lezione, tra i corridoi dei dipartimenti, nelle sue aule studio, nelle piazze e perché no tra le vie e i locali della movida notturna, diventa un’opportunità da non lasciarsi scappare.

Non è la prima volta che sto via da casa, motivo per cui per me non sarà un problema trascorrere lontano dai miei cari questi sei mesi. Per me Erasmus vuol dire sentirmi meglio con me stessa”, ci spiega Violet, studentessa inglese. Quando le chiediamo, inoltre, se c’è stata una cosa che l’ha colpita di Catania, ci spiega: “Non appena sono arrivata, mi ha colpito il traffico di auto e di bus presenti in città, sono davvero tanti!“. Certo, non possiamo darle torto, ma finiamo col ricordarle che può sempre usufruire del servizio metropolitano etneo così da muoversi agevolmente nelle vie della città.

Matteo, studente tedesco, riesce a dialogare con noi in un perfetto italiano: “Ma – dichiara – l’esperienza Erasmus a Catania è per me il motivo per perfezionare ulteriormente l’italiano parlato e scritto. Catania è una città magnifica: il Vulcano e l’architettura barocca sono le sue perle, le prime cose che mi hanno colpito.  Mio desiderio non è solo conoscere e vivere Catania, ma muovermi lungo tutta l’isola per conoscerla veramente a pieno!”

Il Welcome Day ha visto susseguirsi i saluti e gli interventi di altri rappresentanti Unict, che hanno offerto una generale panoramica delle attività di mobilità internazionale Erasmus in Ateneo e degli altri servizi a disposizione degli studenti stranieri (corsi di italiano, biblioteche e servizi informatici, mediatore culturale per studenti extra UE, alloggi e mense, sport).  A prendere la parola, dopo gli interventi della Dott.ssa Longo e del Prof. Lalomia,  è stato il direttore del Dsps che ospita l’evento, Giuseppe Vecchio, poi il Dott. Cannizzaro, che ha portato i saluti del commissario dell’Ersu di Catania Alessandro Cappellani, assente per altri impegni istituzionali. Sono intervenuti anche Giuseppe Caruso, dirigente dell’Area della Didattica, Cinzia Tutino, coordinatrice dell’Ufficio mobilità internazionale d’Ateneo (Umi), Rosaria Sardo, coordinatrice della Scuola di Lingua e Cultura italiana (Italstra), Nicoleta Pascu, funzionaria Umi e, infine, la referente Ersu per gli studenti internazionali Maria Grazia Ranno.

Da oggi Catania si tinge nuovamente con i colori dell’Europaha poi dichiarato il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolovi auguro di fare tesoro della vostra esperienza nella nostra città e nel nostro Ateneo, di renderla fruttuosa e divertente. Noi tutti cercheremo di farvi sentire a casa vostra, e spero che, al termine di questo periodo, avrete voglia di tornare in Sicilia”.

A proposito dell'autore

Alessia Longhitano

Catanese di nascita e giarrese d'adozione, classe 1991. Sin da piccola, si appassiona alla lettura di classici e alla scrittura di storie fantastiche, dal fascino noir. Nel 2015, si laurea in Lettere Moderne all'Università di Catania e dopo due anni sabatici, è prossima a conseguire la laurea magistrale in Filologia Moderna. La sua passione smodata per la scrittura nasce dall'osservare e riflettere criticamente sui fatti intorno a sè, cercando di darne una prospettiva quanto più oggettiva possibile. Instancabile sognatrice, si sente cittadina del mondo: da qui nasce il desiderio di visitare quanti più posti possibili in tutte e cinque i continenti. Spera, forse un po troppo utopisticamente, di lasciare il mondo più bello di come lo ha trovato nascendo e scrivendo riflette spesso questo suo sogno.