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Etna Comics 2024, Zerocalcare: “Maschere mio tema preferito di Pirandello”

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Emerito rappresentante della letteratura siciliana e, da quest’anno, icona della famosa fiera del fumetto catanese. Pirandello protagonista di Etna Comics 2024.

Una sala gremita di uomini e donne, amanti della cultura pop, hanno accolto gli ideatori e il disegnatore del manifesto che ha accompagnato l’apertura dell’edizione 2024 della Fiera del fumetto più famosa in Sicilia: l’Etna Comics.

Parola al direttore della fiera, Antonio Mannino, che, insieme ai colleghi, ogni anno va alla ricerca di una nuova immagine con la quale pubblicizzare quest’evento tanto atteso: “Mi è capitato di partecipare al San Diego Comics, la più importante fiera del fumetto a livello mondiale, e lì ho notato che venivano distribuite le copie del programma dell’Etna Comics: perché non approfittare di questa possibilità per diffondere la cultura catanese anche al di fuori dei confini siciliani dove si svolge?” Da lì l’idea, poi concretizzata, di raccontare pezzi della cultura catanese attraverso le diverse edizioni della fiera, dal mito di Uzeda alla leggenda di Gammazita, fino ad espandersi anche all’intera cultura siciliana. Quest’anno, infatti, protagonista del manifesto dell’Etna Comics è proprio Pirandello: esponente tra i più importanti della letteratura italiana di origini siciliane.

Zerocalcare, il disegnatore che ha dato vita al manifesto

In primo piano, il ritratto di Pirandello secondo lo stile che caratterizza i personaggi delle graphic novels di Zerocalcare, tra i fumettisti più in ascesa degli ultimi anni, grazie al successo delle serie tv Netflix e le sue dichiarazioni politiche di forte impatto comunicativo. Accanto all’immagine del letterato, le “maschere”, tema ricorrente delle sue opere, che nel manifesto rappresentano i più amati personaggi dei fumetti, supereroi e non.

“Il tema delle maschere è sempre stato quello che mi ha reso piacevole il pensiero di Pirandello — dice Zerocalcare, rispondendo alla domanda posta dall’intervistatore su quale fosse il rapporto tra il suo lavoro e le maschere —. Forse all’inizio mi faceva anche comodo, per il mio lavoro, tenere separato il personaggio dalla persona, ma la paura che, ad un certo punto, tutte queste maschere potessero crollare è diventata un peso. Portare una maschera significa, in un certo senso, nascondere la propria identità: ho scelto di togliere io stesso le maschere, prima che il pubblico le vedesse cadere, proprio come quando la guardia ti chiede di tirare fuori tutto ciò che non vuoi far trovare, perché se la trovasse la guardia stessa le conseguenze sarebbero peggiori. Forse però è il pubblico stesso a chiedere che queste maschere continuino ad essere indossate, mettendo da parte la parte politica dei miei lavori e dar spazio al personaggio più frivolo, o viceversa”.

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Parola al Prof. Stefano Milioto

Alla presentazione del manifesto della fiera del fumetto, anche il Professore Stefano Milioto, Presidente Emerito Centro Studi Pirandelliani, che ha preso parola per raccontare il pensiero di uno dei più importanti autori della nostra letteratura.

Alla domanda se i temi trattati da Pirandello potessero essere ripresi da un settore diverso della cultura, cioè la cultura popolare di cui i fumetti sono degni rappresentanti, il Professore risponde: “le maschere sono protagoniste di tantissimi fumetti, specialmente quelli sui supereroi. Forse, a differenza delle maschere pirandelliane, nei fumetti le stesse rendono libero il protagonista, mentre, nel pensiero di Pirandello, celano la nostra vera identità, fino a farci dimenticare di noi, tanto da rendere necessario ricercarla nelle opinioni che gli altri hanno di noi e indossare le maschere che ci attribuiscono. Una completa finzione”.


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A proposito dell'autore

Martina Iulianello

Studentessa in Giurisprudenza e da sempre appassionata di diritto e delle dinamiche politiche che lo generano. Negli anni ha svolto attività politica in Consiglio comunale e ha mantenuto attiva la sua passione per lo studio e per le lingue straniere, completando un semestre di studio all'estero. Da sempre innamorata dell'arte della scrittura, sogna di far confluire tutti i suoi interessi nell'attività di giornalismo.