Chi l'ha detto che essere single significhi per forza qualcosa di negativo? Essere single ha i suoi lati positivi. Secondo gli ultimi studi, i single se la passano meglio di chi fa vita di coppia ed è sposato.
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Un paese di vecchi e di single. È questo, se si vuole banalizzare, il ritratto dell’Italia che viene fuori dall’annuario Istat 2017. I dati, riferiti al 2016, forniscono maggiori informazioni su natalità, speranza di vita, abitudini e comportamenti degli italiani. Secondo il quadro Istat, aumentano i single. Le famiglie costituite da una sola persona passano dal 20,5% al 31,5%, con
Sempre più gente rimane single per scelta. Da oggi, i cuori solitari che intendono rimanere tali hanno un nuovo termine per definirsi: si chiamano Sneet, né fidanzati né a caccia. L’amore è bello, ma chi dice che in due è meglio? Essere single oggi è sempre meno una fase transitoria e sempre più uno stato d’animo e una condizione stabile. Secondo un’analisi della Coldiretti sul censimento Istat
7 milioni i single italiani e non si tratta più di “scapoli” e “zitelle”: ecco cosa emerge da una ricerca ottenuta confrontando 814 studi. Una ricerca che sfata uno stereotipo senza tempo: i single non sono soli e tristi, sono più aperti a veri esperienze rispetto a chi ha una relazione e riescono maggiormente a far valere le proprie scelte e i propri obbiettivi di