Quella dell’olio di palma sembra diventare un’epopea senza fine. A dispetto di quanto emerso al convegno dello scorso 10 febbraio al Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II, il verdetto sulla presunta innocuità dell’olio di palma non è ancora definitivo. Olio di palma sì, olio di palma no: se prima l’Università di Napoli pare avesse sostenuto
olio di palma
Non abbiate paura dell’olio di palma. L’Università di Napoli “Federico II” ha dichiarato che l’olio di palma nuoce alla salute solo se lavorato a temperature sopra i 200° e se non sottoposto ad adeguati controlli. Il mercato alimentare è ormai zeppo di prodotti “senza olio di palma“, una dicitura che innesca automaticamente un senso di benessere e
I prodotti privi di olio di palma targati Mulino Bianco sono già disponibili: Chicchi di cioccolato e Fiori di latte sui banconi dei consumatori più attenti alla salute e all’ambiente. La Barilla ha deciso di eliminare l’olio in questione per appoggiare i consumatori e far fronte ai numerosi appelli degli esperti di alimentazione sostenibile. Nei due prodotti è stato sostituito l’olio di palma
Viviamo in un sistema economico basato sull’erogazione di beni e servizi e sulla rigida distinzione tra chi li offre e chi, invece, li riceve. Ma il vecchio schema binomiale, ossia produttore (impresa, azienda o professionista che sia) versus consumatore, già da un po’ di tempo è progredito. Differenza fondamentale rispetto al passato,è una nuova categoria di consumatore, quella del consumatore