Catania

Vittime Shoah: Liceo Cutelli ricorda il prof. Salanitro con una pietra d’inciampo

Durante la Giornata della memoria, il Liceo Classico M. Cutelli di Catania ha commemorato il ricordo del professore Carmelo Salanitro, vittima del regime fascista, installando una pietra d'inciampo dinanzi al cancello d'ingresso della scuola.

Il Liceo Cutelli ha celebrato la XVIII giornata della memoria in modo particolare, facendosi promotore di un’iniziativa del tutto nuova per la città di Catania. Ieri mattina, alla presenza del Sindaco Enzo Bianco è stata posta la prima pietra d’inciampo della città, una mattonella commemorativa del prof. Carmelo Salanitro, docente antifascista, deportato e morto nel campo di concentramento di Mauthausen.

In realtà, come ci spiega la preside Elisa Colella, l’idea era già da tempo un progetto che la scuola voleva mettere in atto. Il professore Distefano, docente di Storia e filosofia, già l’anno precedente aveva chiesto di porre ancora una volta l’attenzione sulla memoria del professore Salanitro, rifacendosi all’iniziativa del tedesco Gunter Demnig, che ha già installato 61 mila pietre d’inciampo in tutta Europa.

“Abbiamo scritto all’artista che ha ideato la pietra d’inciampo, ma ci ha riferito che nel suo percorso italiano non sarebbe riuscito a raggiungere Catania quest’anno. Allora abbiamo pensato di farlo in maniera autonoma” – racconta la Dirigente scolastica.

“Ho immediatamente pensato di coinvolgere il sindaco, molto vicino e attento alle iniziative dei giovani”- prosegue. Per installare la pietra d’inciampo, occorreva innanzitutto predisporre uno spazio nel marciapiede antistante il cancello d’ingresso e trovare qualcuno che realizzasse “la mattonella”. La cerimonia della posa della pietra d’inciampo è così stata resa possibile anche grazie alla disponibilità di una ditta di lavorazione del metallo, i fratelli Lombardo di Piano tavola, che hanno fatto dono della mattonella commemorativa all’istituto.

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“È stata una cerimonia molto semplice ma allo stesso tempo molto toccante. È stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera perché si sentiva nell’aria e nel silenzio, questa partecipazione alla memoria. I ragazzi presenti hanno partecipato tutti in maniera molto sentita. Sono stata così orgogliosa nel vedere nei ragazzi un simile senso di appartenenza e partecipazione” , ha commentato la preside con soddisfazione.

Durante la cerimonia il coro del Cutelli ha intonato il canto di pace shalom ed alcune studentesse hanno letto la lettera alla madre, scritta dal carcere dal prof. Salanitro, e la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”. Poi la preside e il sindaco hanno posto la pietra dinnanzi all’ingresso del liceo. Un evento semplice ma significativo, non solo per l’intera comunità scolastica, ma anche per tutta la cittadinanza. In un silenzio religioso il Cutelli, le autorità e l’intera via Firenze hanno così onorato il ricordo del professore Salanitro, grande esempio di resistenza al regime fascista.

Carmelo Salanitro, fu un docente di latino e greco, nato ad Adrano il 30 ottobre 1894. Fu un attivo sostenitore del movimento antifascista, impegnandosi nella rischiosa diffusione di numerosi bigliettini in cui veniva ripugnata la strage dell’Olocausto che a quell’epoca investiva l’Europa. Nel 1940, venne scoperto da Rosario Verdi, allora preside del Cutelli, dove Salanitro insegnava. Denunciato alle autorità fasciste, venne arrestato ed il Tribunale speciale per la difesa dello Stato lo condannò per “Propaganda antinazionale, offese al duce e a Hitler” a diciotto anni di carcere, che scontò a Roma nel carcere di Regina Coeli, a Civitavecchia e Sulmona. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Salanitro fu consegnato dalle autorità fasciste ai tedeschi e deportato prima in Germania, a Dachau, poi in Austria nel campo trincerato di S. Valentino e , infine, in quello di Mauthausen, dove venne ucciso nella camera a gas, la notte tra il 23 e 24 aprile 1945, alla vigilia della liberazione italiana.

“Carmelo Salanitro è stato ricordato già in vari momenti dal nostro liceo alcuni dei quali hanno raggiunto una loro istituzionalizzazione, come nel caso del Premio artistico Salanitro, promosso dalla prof. Anna Marano”, ha spiegato la Dirigente scolastica. La mattonella appena installata si va quindi soltanto ad aggiungere al suo ricordo sempre vivo nella memoria di questa scuola. Qual è perciò il valore simbolico che la pietra d’inciampo ha per il Liceo, come per l’intera cittadinanza? “Camminando e inciampando in queste pietre di memoria, si può riportare facilmente alla mente, ciò che è stato e mai più dovrà essere. Ce ne dovrebbero essere veramente tante, tante, tante. Ma, prima, dobbiamo essere in tanti noi, a far si che la memoria non si disperda. La memoria è il nostro unico valore per essere cittadini migliori nel presente e nel futuro”, precisa la Dirigente.

“Qui ha insegnato Carmelo Salanitro, assassinato a Mauthausen. Guida per la libertà e la democrazia” , recita così la prima pietra di inciampo della città di Catania, dedicata ad un uomo che ha fatto della pace, della libertà, della giustizia i capisaldi della sua vita, e che d’ora in poi passando dal civico 202 di via Firenze ricorderemo forse più spesso, insieme a tutti coloro che persero la vita combattendo in difesa di quei valori che oggi siamo soliti racchiudere in un’unica parola. Democrazia.

 

A proposito dell'autore

Sofia Nicolosi

Sofia Nicolosi nasce a Catania il 16 settembre 1997. Laureata in Relazioni internazionali, sogna di poter avere un futuro nel giornalismo e nella comunicazione in ambito europeo e internazionale. Dopo la scrittura e lo storytelling, le sue grandi passioni sono i viaggi e lo sport. Tra i temi a cui è più legata: i diritti umani e i diritti sociali, l'uguaglianza di genere e la difesa ambientale.
Contatti: s.nicolosi@liveunict.com