Cronaca In Copertina

CATANIA – Scuole occupate e in assemblea: tocca all’Archimede, Emilio Greco e Principe Umberto

ITIS Archimede in occupaziona. Fonte: LiberiPensieriStudenteschi (Facebook)

Le scuole di Catania si smuovono. Da tre giorni gli studenti dell’ITIS Archimede e del liceo “Principe Umberto” sono in stato di occupazione, mentre gli studenti del liceo “Emilio Greco” si sono dichiarati in assemblea permanente.

ITIS Archimede in occupaziona. Fonte: LiberiPensieriStudenteschi (Facebook)

Le scuole sono state occupate dagli studenti, che hanno deciso anche quest’anno di protestare l’istituzione scolastica. Come comunicato su Facebook, si sciopera per due motivi principali: un primo tema è la legge “Buona Scuola”, accostato ad un altro punto focale di questa opposizione, ovvero l’alternanza scuola-lavoro. Occupanti che rivendicano pure un nuovo paradigma scolastico dove lo studente viene messo al centro del processo educativo, schierandosi contro un sistema fatto prettamente nozionistico.

Non è la prima volta che si verificano manifestazioni di questo tipo: ogni anno gli studenti occupano diversi istituti nel Catanese. Già il 27 ottobre, 10 scuole con 150 studenti si sono portati dinanzi alla sede del Provveditorato, chiedendo un incontro con degli ispettori del Miur, in merito ai problemi delle scuole catanesi; uno tra tanti, il problema dell’Emilio Greco: dove gli studenti sono costretti a dipingere nei corridoi, invece che nelle apposite aule. Tuttavia, gli studenti dopo aver provato varie azioni anche dopo il 27 ottobre, cercando un punto d’incontro, a quanto pare, la risposta ricevuta è stata quella di aspettare.

A proposito dell'autore

Samuele Amato

Studente di Filosofia, classe 1997, Samuele Amato è appassionato di cinema, musica, viaggi, storia e giornalismo, il ché lo ha spinto a intraprendere, dopo il diploma in Informatica e Telecomunicazioni, questo percorso con LiveUnict. Con gli ideali della libertà e del cosmopolitismo, Samuele ha l'obbiettivo di voler dare un contributo come giornalista e - si spera - come insegnante.