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CATANIA – Troppe strade al buio e poco controllate: le lamentele dei cittadini

Catania è una città che suscita sentimenti contrastanti. Se da un lato permette di essere amata fin da subito, dall’altro trasmette una sensazione di scompenso a causa di ciò che potrebbe essere e non è. Alla luce di tutto ciò, i cittadini non reprimono il proprio pensiero e mettono nero su bianco i loro sfoghi con un filo di malinconia.

In via Etnea, punto centrale della città dell’elefante, è possibile incontrare non solo cittadini, ma anche studenti fuori sede e soprattutto turisti. Al calar del sole, nel crepuscolo, la città si trasforma e se da un lato trasmette fortemente tutta la sue magia, dall’altro manifesta alcune mancanze. Ciò che preoccupa maggiormente i cittadini è la mancanza di illuminazione nelle strade e il conseguente poco controllo. Non è soltanto una questione di viabilità, ma anche di vivibilità. Il fatto di non avere una visuale a 360 gradi rischia di dare manforte a quegli episodi di criminalità che sembrano essere ormai all’ordine del giorno.

Così, Ilenia,  25 anni di Lentini, ma studentessa di Lingue a Catania, afferma: “Basterebbero pochi interventi semplici per dare una spinta in più alla città. Com’è possibile che Villa Bellini non sia illuminata la sera? Non è possibile nemmeno leggere un libro sotto una lanterna, per non parlare di fare una passeggiata al tramonto. Non è un buon biglietto da visita nemmeno per i turisti. Tutto ciò ammazza l’economia, oltre al fatto che si rischia anche la vita.” 

Della stessa opinione anche Liliana, studentessa di economia, che aggiunge: “Il fatto è che non sono soltanto le vie limitrofe a mancare completamente o parzialmente di illuminazione, ma anche le vie principali. Corso Italia, il lungomare, la circonvallazione, tutti posti in penombra, degni del miglior film horror. Siamo la città del sole, abbiamo il mare e l’Etna, perché cadere così stupidamente in questo errore? La città ha sempre bisogno di miglioramenti, ma se iniziassero dai più semplici, tutto sarebbe molto meglio.” 

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Dice la sua anche Paolo, studente di Medicina che a Catania ci vive da quando è nato: “Sinceramente, sono problemi che sembrano scomparire nel momento delle elezioni. In quelle settimane tutto sembra bello, tutti sono propositivi e con voglia di fare. Casualmente tutto diventa fumo il giorno dopo le elezioni. Io credo che se si facessero periodicamente dei controlli della città, a partire dai quartieri e finendo con le vie centrali, qualcosa potrebbe muoversi nella giusta direzione. Occhio che non vede, cuore che non duole.” 

Come accennato precedentemente, non si tratta di un fatto che causa un disagio estetico, ma di un innalzamento della pericolosità nelle zone soggette a tali mancanze. Qualche settimana fa LiveUniCT si era occupato di un’indagine sulle molestie sessuali che le ragazze della città subiscono mentre camminano per strada. “Hey bellissima, dove stai andando?”, “Ti posso dare un passaggio?”. Se sei una donna, c’è il 99% di probabilità che tu sia stata molestata sessualmente in pubblico. Nell’indagine, quasi tutte le intervistate hanno confermato di ricevere costantemente occhiate, commenti, fischi e allusioni sessuali per strada e nessuna di loro ritiene di sentirsi totalmente libera di camminare da sola in città.

Ciò che i cittadini si auspicano, quindi, è una maggiore attenzione ai “semplici” accorgimenti logistici legati a uno scrupoloso controllo che potrebbero ridurre indubbiamente il senso di paura e inquietudine di tutta la popolazione.

A proposito dell'autore

Serafina Adorno

Classe 1989. Dalle sabbie dorate agrigentine e dalla bianca scala dei turchi si è trasferita a Catania per intraprendere i suoi studi e iniziare a dare forma ai suoi sogni. Laureata in Lingue e letterature comparate, lavora nella comunicazione e nei Festival del cinema.