Attualità

Uomo incaprettato nel bagagliaio: lo spot francese che fa infuriare i siciliani

Automotomagazine pubblica un video sulla nuova Skoda Karoq ambientato a Corleone che mostra, all’interno del bagagliaio, un uomo incaprettato.

Da qualche giorno circola sul web e su YouTube un video ideato dalla rivista automobilistica francese Automotomagazine in merito alla pubblicizzazione della nuova Skoda Karoq.

Il video è ambientato in Sicilia, precisamente a Corleone e inizialmente potrebbe riempire di orgoglio l’attenzione data dai francesi alla Sicilia per averla scelta come luogo che fa da sfondo alle loro riprese, se non fosse però che la trovata sia stata proprio di cattivo gusto.

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Otto minuti di presentazione che iniziano con in sottofondo la colonna sonora del “Padrino” e le parole del conduttore: “Siamo a Corleone, vicino Palermo, nel paese che ha fatto da set al Padrino”. Durante il video, il francese elogia alcune componenti della nuova vettura e tra queste gli ammortizzatori di cui è dotata, a detta sua, molto buoni proprio perché in grado di resistere alle dissestate strade siciliane e alle curve improvvise.

E non è tutto qui. In chiusura, dopo aver mostrato la vettura in tutte le sue parti, apre il bagagliaio per mostrarne la capienza e si vede dentro un uomo incaprettato. Il francese esordisce spiegando i motivi della presenza dell’uomo ignoto, dovuta a un torto che aveva ricevuto da quest’ultimo che era stato di conseguenza picchiato e poi la frase conclusiva: “In Sicilia si usa fare così”.

Sotto il video, che è stato rimosso da qualche ora, erano comparsi, nel giro di poco tempo, commenti di indignazione verso la trovata francese decisamente denigratoria nei confronti della Sicilia. Tra chi si augura che non mettano più piede in Sicilia, chi lamenta di aver rovinato tutti gli sforzi che ogni cittadino corleonese ha fatto per scrollarsi di dosso l’etichetta di mafioso, e chi ironizza dicendo che sarebbe stato meglio riempire il bagagliaio di prelibatezze siciliane.

Insomma, quella di Automotomagazine è stata proprio una trovata evitabile.