Cronaca

CATANIA – Furto al cimitero: trafugata biga bronzea

Furto alla cappella Sollima del cimitero di Catania: un cittadino di Aidone ha denunciato il fatto. Bianco dà il via alle indagini.

Trafugata l’antica biga bronzea della cappella Sollima di Catania, un monumento di importanza storica che troneggiava sulla cappella che si trova all’ingresso del cimitero di Catania. Come riportato dal quotidiano La Repubblica, ad accorgersi dell’assenza della statua è stato un cittadino di Aidone, Luigi Arena, dell’associazione Amici del Parco di Morgantina, che ha prontamente informato le amministrazioni. Il Sindaco Enzo Bianco ha fatto eseguire un sopralluogo dai vigili urbani e, così, via alle indagini.

Di grande valore storico, la storia della cappella Sollima sembra avvolta nel mistero. Negli anni Settanta è stato lo scrittore Salvatore Cosentino a tentare di ricostruirla grazie all’aiuto dal chirurgo siculo-americano Joseph Caltagirone. Stando al racconto del chirurgo, pare che la storia del monumento sia legata ad un certo Montemagno, proprietario di un terreno a Serra di Orlando, dove la Princeton University in quel momento stava scavando, che aveva trovato una biga bronzea con auriga. Qualche tempo dopo, la figlia di Montegno aveva sposato un certo Capitani di Catania, grande mercante d’arte, ma era morta di parto. Il marito, allora, fece costruire una bellissima cappella in suo onore all’ingresso del cimitero di Catania: la cappella Sollima.

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Sull’autenticità della biga ci sono ancora indagini in corso, ma pare che il suo valore storico sia indubbio. Grande rabbia e delusione, quindi, per il furto. Rabbia espressa dalla presidente dell’Archeoclub di Aidone, Alessandra Mirabella, che ha dichiarato: “Da cittadina aidonese oltre che da presidente dell’Archeoclub di Aidone intendo capire innanzitutto come sia possibile compiere un’azione criminosa da tale entità non solo in luogo sacro ma in un museo a cielo aperto. La cappella Sollima ha un grande valore storico e da anni ci battiamo per la sua valorizzazione. Quel che amareggia di più è che la biga sia stata trafugata per fonderne il metallo”. Le indagini sono in corso e pare che sia stata trafugata già due mesi fa in pieno giorno.

 

A proposito dell'autore

Antonietta Bivona

Giornalista pubblicista e direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict. Dopo un dottorato conseguito presso l'Università degli Studi di Catania, è ricercatrice in lingua e letteratura francese. Insegna nei corsi di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione dell'Università degli Studi di Enna.

📧 a.bivona@liveunict.com