Editoriali

Ciao Barbara, noi vogliamo ricordarti così

Ciao Barbara,
non ci saremmo mai voluti trovare a scriverti una lettera di questo tipo, ma la scrittura e le parole – che tu tanto amavi – forse sono il modo migliore per ricordarti e renderti onore.

La vita ti ha abbandonato all’età di 23 anni, troppo presto. Hai lasciato nel cassetto sogni e progetti che mai potranno realizzarsi. Sognavi di fare la giornalista, ed è così che hai conosciuto LiveUnict, che ci siamo conosciuti. Sei entrata in redazione in punta di piedi, con la leggerezza e la grazia che contraddistingueva i tuoi movimenti; ma, col tempo e con la tua bravura, sei diventata parte integrante delle nostre vite.

Non volevi fare la giornalista qualsiasi. Sognavi di diventare corrispondente dall’estero per l’Italia. Ti interessavano le questioni più complicate, quelle di cui i giovani d’oggi non si interessano più di tanto. Leggevi i giornali esteri ed eri curiosa di sapere sempre cosa accadesse in Europa. La tua voglia di viaggiare ti ha anche portato in Erasmus a Parigi, e poi sempre su e giù dall’Italia insieme alle colleghe, alle amiche e alle persone che amavi.

Sì, perché, oltre ad essere un membro della famiglia di LiveUnict, attiva e presente, eri anche una studentessa. Amavi le parole e la lingua: avevi scelto di studiare Lettere moderne nel nostro ateneo e, dopo la laurea triennale, di proseguire con Filologia moderna. Ecco, adesso noi stiamo qui a scrivere, a raccontare un pezzo di te, ma sono tanti i pezzi e le immagini che ci resteranno nel cuore. Ti ricordiamo in aula, mentre seguivi le lezioni di Letteratura italiana: appuntavi tutto nei dettagli, con la grazia e la compostezza che ti hanno sempre contraddistinto. Nella pausa, restavi seduta, controllavi il cellulare e con discrezione tiravi fuori un biscotto per fare colazione.

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E poi? Ricordiamo il tuo grande impegno e la tua grande passione. Eri sempre molto presente, scrivevi di tutto e di più, e fino all’ultimo minuto, anche quando la malattia non ti permetteva di farlo, ti scusavi perché non potevi continuare a raccontare le storie che ti piacevano tanto. Eri curiosa, amavi la cultura, l’arte e sorridevi sempre timidamente, con discrezione, come se non volessi fare rumore. Ma poi, quando prendevi la penna in mano, il rumore lo facevi eccome. Avevi le idee chiare, eri determinata, appassionata.

Oggi abbiamo deciso di raccontare un pezzo di te, una parte della tua vita, quella che abbiamo avuto l’onore di vivere anche noi insieme a te. Vogliamo ricordarti così, con la tua solita curiosità, mentre salivi sul palco della Scuola Superiore di Catania, la tua seconda casa, per fare una domanda a Piero Angela; o magari quando, col tuo viso dolce e delicato, battevi al pc fiumi di parole. Vogliamo ricordarti mentre andavi via dalla stanza, ma poi tornavi indietro perché non riuscivi mai ad aprire la porta della redazione. E noi sorridevamo, insieme a te.

Ci sono tante altre cose che vorremmo dire, ma ci sono anche mille modi in cui vogliamo ricordarti. Ognuno, nella redazione di LiveUnict, conserva e conserverà sempre un pezzo di te.

Volare per vivere” era una delle tue citazioni preferite e adesso sei volata molto in alto.

Buon viaggio, Barbara.

Tutta la redazione di LiveUnict si unisce al cordoglio della famiglia.