Università di Catania

9 tipi di studenti universitari che abbiamo incontrato almeno una volta nella vita

L’università è mondo vario. Talmente vario da poterlo considerare un mondo a parte. Tra le quattro mura dei suoi edifici si aggirarono personalità diverse, come tanti personaggi di un film di avventura, che corrono verso un unico obiettivo: la laurea.

Durante il corso degli anni universitari sarà capitato a tutti di avere a che fare con diverse tipologie di studenti. Alcuni li abbiamo evitati subito dopo la presentazione. Altri non li abbiamo mai compresi. Altri ancora, invece, sono diventati i nostri più cari amici. Tra una lezione e l’altra, un’ora o due passate in aula studio, ecco i 9 tipi di studenti universitari che abbiamo incontrato almeno una volta nella nostra vita.

Ultra fuoricorso

In qualsiasi facoltà, di qualsiasi dipartimento, di qualsiasi città del mondo c’è lui: lo studente fuori corso. Lo studente fuoricorso è colui che ha fatto dell’università una seconda casa, passandoci così più tempo del previsto. E mentre tutti i suoi colleghi di laureano, trovano lavoro, si sposano, fanno figli e vanno in pensione, lui rimane radicato nel luogo dove è finita la sua adolescenza, in attesa di passare l’ennesimo esame. Il motto della sua vita è: “meglio tardi che mai”.

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Quello a passo coi tempi

Dall’altra parte della medaglia c’è invece lo studente perfettamente in regola. Ovvero quello che ha già sostenuto quattro esami mentre tu stai preparando la prima materia della sessione.

La modella

Medicina, giurisprudenza, lettere, economia, farmacia eccetera eccetera. Non importa in quale facoltà tu sia iscritto, in qualsiasi troverai la studentessa modella, quella alta, magra e snella per intenderci. Le caratteristiche della studentessa modella sono: #lookoftheday super fashion, borse firmate come porta libri e un immancabile puzza sotto al naso che odora di Chanel N5.

L’ombra del professore

Dietro ad ogni professore ce n’è uno. Purtroppo. Si tratta dello studente ombra, colui che passa il suo tempo ad inseguire il docente, chiedendo magari delucidazioni del tutto inutili, solo per farsi notare. Lo scopo? Ottenere 30 (cum laude) all’esame.

Paranoico 

Il paranoico è lo studente da evitare assolutamente. Possiamo considerarlo una sorta di influenza in quanto, con le sue ansie e paure, riesce a contagiare chi ha intorno.

Il paranoico del web

Questo, come metodo di contagio, usa il web. Si tratta del classico studente che ha come obiettivo di vita la diffusione del terrore tra colleghi. Il suo habitat è il gruppo universitario su Facebook, i suoi metodi sono sadici. A pochi giorni dall’esame, quando pensi di essere già spacciato, lui esce dal guscio, pronto a scagliare il colpo. Le sue domande sfiorano l’impossibile: “Ma del quinto rigo del paragrafo del ventesimo libro di 1200 pagine, cosa pensate di dire all’esame?”, “Avete studiato la dispensa che il prof ha lasciato in copisteria nel 1993?”, “Secondo voi l’indice lo chiede?”.

Il latitante

Lo vedi una volta e poi (forse) lo rivedi al momento della tua laurea. Il latitante si aggira all’università come un’anima in pena. Il suo volto non riesci a ricordarlo, segue una lezione a semestre e, quando lo fa, esce mezz’ora dopo l’inizio.

La mamma

La studentessa mamma è quella che pensa al bene dei suoi colleghi. Qualcuno ha un lieve mal di testa? Lei in borsa porta una mini farmacia per ogni evenienza. Qualcuno non ha potuto seguire tutte le lezioni? Non c’è problema, la studentessa mamma aiuta i suoi adorati colleghi passando quanti più appunti possibili. Il giorno prima ha preparato un dolce?  Merenda per tutti tra una lezione e l’altra.

“Come va, va!”

Infine il “come va, va”. A lui non interessa prendere il massimo, non interessa interagire e non interessa perdere troppo tempo per preparare una materia. Il “come va, va” studia il minimo indispensabile, si presenta all’appello con un invidiabile tranquillità, tanto da non farsi influenzare dal paranoico, e sostiene l’esame in maniera serena senza alte aspettative.

A proposito dell'autore

Viviana Guglielmino

Classe 1994, studentessa di lettere moderne presso l'Università degli studi di Catania. Scrivo per passione e leggo per diletto. Amo la storia, la moda (in tutte le sue sfumature) e la mia collezione di Vogue