Quasi 90 mila studenti fanno uso quotidianamente di cannabis, reperibile facilmente anche su Internet. Lāallarme riguarda, perĆ², anche molte altre sostanze tossiche, sempre piĆ¹ numerose e pericolose.
Sono decisamente allarmanti gli ultimi dati resi noti dalla Relazione annuale del Parlamento alle tossicodipendenze 2017, il dossier del Dipartimento per le Politiche antidroga, che getta luce su una situazione sempre piĆ¹ preoccupante in materia di giovani e droghe. Sarebbero circa 90mila, infatti, i giovani che fanno uso di cannabis quotidianamente, con una media mensile pari a 400 mila studenti italiani.
Non solo la cannabis dilaga, tuttavia, sempre piĆ¹ spesso tra i giovani, se si considera che circa lā11% degli studenti afferma di aver fatto uso di sostanze chimiche almeno una volta, tra tutte la Spice, la droga totalmente sintetica altamente rischiosa eppure molto apprezzata tra i ragazzi. Circa 86mila, ancora, sostengono di aver consumato sostanze psicoattive (Nps) almeno una volta nella vita, mentre il 2,5% avrebbe usato antidolorifici per sballarsi.
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Se le droghe sarebbero maggiormente in voga tra gli studenti di sesso maschile, il numero di ragazze che, tuttavia, abusano di queste sostanze sarebbe in continuo aumento (circa il 28%). Emerge, infine, la questione eroina, la quale, sebbene ancora poco usata tra gli studenti, ha subito, perĆ², un leggero aumento dato da un costo piĆ¹ basso rispetto alla cocaina.
A preoccupare, perĆ², non ĆØ soltanto il numero elevatissimo di ragazzi tra i 15 e i 34 anni che affermano di consumare regolarmente sostanze allucinogene, bensƬ anche le nuovissime modalitĆ di acquisto di queste ultime, sempre piĆ¹ facili da reperire anche sul web. Internet ha, infatti, quasi del tutto sostituito la strada nelle modalitĆ di reperimento della ārobaā da parte dei ragazzi, cui non basta altro che cliccare su siti specializzati per fare il proprio ordine di sostanze allucinogene. Su alcuni forum, inoltre, ĆØ addirittura possibile richiedere consigli e scambiare pareri sullāassunzione delle Nps. Ben 651 siti del genere sono stati, appunto, censiti dal Dipartimento per le Politiche antidroga.
Mentre lāopinione pubblica si interroga sulla possibilitĆ di legalizzare o meno la cannabis, si delinea, quindi, una situazione a dir poco preoccupante. Sempre piĆ¹ alto il numero di consumatori di sostanze, sempre piĆ¹ giovane la fascia dāetĆ della clientela di questa āazienda della morteā che, giĆ a scuola, recluta ragazzini tra le sue fila. āAl posto di parlare di legalizzazioneā, afferma il sottosegretario allāIstruzione Gabriele Toccafondi, ābisognerebbe parlare di educazione. Occorre dialogare con i ragazzi, spiegare, fare educazione, e, piĆ¹ in generale, compagnia. Gli adulti non possono abdicare al loro ruolo facendo finta che il problema non esista. Scuola e famiglia devono fare insieme questo percorso e la politica smetta di parlare di legalizzazione e cominci a fare educazioneā.