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INPS: aumenta ancora l’età di uscita per le pensioni di vecchiaia?

In aggiornamento i requisiti relativi all’età della pensione di vecchiaia Inps dal 2017 al 2050: dal 2019 potrebbero essere necessari 67 anni per ritirarsi a vita privata.

Il prossimo autunno il governo Gentiloni dovrà emanare il decreto che contiene la revisione dell’età minima per la pensione di vecchiaia con conseguente aggiornamento dell’aspettativa di vita legata ai contribuenti che abbiano almeno 65 anni.

Nel 2018, la pensione di vecchiaia avrà una sola età per tutti (dipendenti statali e privati, uomini e donne e autonomi) a 66 anni e 7 mesi: non dovranno più lavorare quindi i contribuenti che sono nati entro la fine di maggio del 1952.

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Elevare l’età della pensione dall’anno successivo andrebbe poi a modificare le tabelle delle pensioni Inps fino al 2050. Nel biennio 2019/2020 in particolare andranno in pensione Inps coloro che hanno compiuto i 67 anni, con un aumento di cinque mesi anziché quattro, ipotizzati fino allo scorso maggio.

Gli aggiornamenti dell’età minima successivi per la pensione di vecchiaia sono calcolati in due mesi per ogni nuovo biennio: pertanto, seguendo questo meccanismo, l’uscita per la pensione Inps nel 2050 è fissata a 70 anni!