Università di Catania

UNICT – A Scienze Politiche il Dossier 2016 sull’immigrazione

epa03978201 New arrivals of Syrian refugees cross from the east of Jordan border with Syria near Royashed Town, Jordan, 05 December 2013. Syrians fleeing violence in their country continue to cross into Jordan every day in search of safety. Most are exhausted and desperately in need of help. EPA/JAMAL NASRALLAH

Ogni minuto 24 persone nel mondo abbandonano la propria casa e fuggono per necessità e per libertà: è questa la stima dell’Unhcr. Tutti i numeri della tragedia siriana saranno al centro del Dossier 2016 sull’immigrazione, che verrà presentato a Scienze Politiche.

Nel 2015, in tutto il mondo, sono stati oltre 240 milioni i migranti e di questi, ben 50 milioni sono irregolari. Nello stesso anno si contano oltre 65 milioni tra sfollati, rifugiati e richiedenti asilo politico. Gli sbarchi nelle coste mediterranee sono state oltre un milione (850mila in Grecia e 150mila in Italia), per il 49% cittadini siriani (all’incirca 1 su 3 di etnia curda), che hanno pagato da 2,5 a 8mila dollari per la traversata.

Il dramma della Siria, una delle maggiori catastrofi del Dopoguerra, si riassume in queste cifre: 23 milioni di abitanti, 250mila morti dal 2011 e milioni di persone che hanno abbandonato il paese. Sono 2,5 milioni i siriani che si trovano in Turchia e oltre 1 milione quelli in Libano. Nel 2015 la Germania ne ha accolto 1 milione. Nel corso del 2016, pur a fronte di una significativa diminuzione degli arrivi via mare (poco più di 270mila nel mese di agosto, per effetto del discusso accordo Ue-Turchia), è cresciuto il numero di decessi (3.168), portando a un livello di estrema pericolosità la rotta del Mediterraneo centrale.

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Sono i numeri drammatici che emergono dal Dossier Statistico sull’Immigrazione 2016, promosso dal  Centro Studi e Ricerche Idos, in collaborazione con la rivista Confronti e l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), realizzato con il sostegno dei fondi 8×1000 dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi. Il Dossier 2016 sarà presentato giovedì 16 marzo, alle 16, nella Sala Conferenze del Polo didattico Gravina del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania nel corso dell’incontro inaugurale del laboratorio d’Ateneo su “Migrazioni, diritti e confini. Strategie europee e dimensioni locali”, coordinato dalle docenti Teresa Consoli (Dsps) e Adriana Di Stefano (Giurisprudenza).

Secondo la ricerca, a fronte di oltre 5 milioni di residenti stranieri in Italia (di cui il 15,9% nelle Regioni meridionali), nel 2015 sono state più di 84 mila le richieste di asilo e di protezione internazionale, di cui solo 71 mila esaminate e il 41.5% già accolte.

Ma se – sul terreno dell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati -, l’idea stessa di Unione europea, come soggetto di decisioni unitarie, è entrata in crisi, il nuovo Dossier sull’Immigrazione ci dice anche una cosa estremamente importante: se ben controllate e regolamentate, le migrazioni possono infatti rappresentare una risorsa. Nel 2015, si rileva, il bilancio costi/benefici dei 5 milioni di stranieri residenti ha fruttato alle casse dello Stato italiano oltre 2.2 miliardi di euro, a dimostrazione che forse andrebbe superata la “sindrome dell’invasione” che troppo spesso instilla paure infondate sulla reale pericolosità degli immigrati stessi.

Apriranno la giornata il rettore Francesco Basile e il direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali Giuseppe Barone. Seguiranno gli interventi del presidente della Fondazione Idos Ugo Melchionda – che presenterà il Dossier -, di Giusi Tumminelli (Centro Studi Sociali Migrazioni in Sicilia), di Roberto Foderà (Istituto nazionale di Statistica) e di Simone La Placa (Gruppo di lavoro nazionale del Bambino migrante).