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UNICT – Sogni e speranze degli Erasmus a Catania: “Voglio imparare a preparare l’arancino”

Si è svolta ieri, lunedì 6 marzo, la cerimonia del Welcome Day Erasmus in occasione dell’arrivo dei 70 studenti stranieri a Catania. A parlare sono stati il rettore Francesco Basile, il presidente dell’Ersu Catania Alessandro Cappellani e molti altri. Ma abbiamo pensato che fosse utile dar voce anche agli studenti stessi, che vivono ognuno a modo proprio l’esperienza Erasmus.

Sono stati intervistati tre ragazzi, Leonie, Valeria e Tibo. I motivi che sembrano accomunarli nella scelta di studiare a Catania sono stati soprattutto la curiosità e la voglia di conoscere: nuovi luoghi, nuove culture, nuovi modi di pensare. “Volevo andare un po’ più lontano – spiega Valeria, studentessa tedesca di Economia – E visto che l’Italia è molto vicina alla Germania, volevo provare qualcosa di diverso“. Immancabile, poi, la predilezione per la cucina siciliana, della quale Valeria dichiara di aver sentito parlare benissimo. In particolare Leonie, studentessa tedesca di Scienze Politiche e Sociali, durante il suo soggiorno a Catania vorrebbe imparare a preparare l’arancino e il frappè…e sì, anche un po’ studiare! Tibo, studente di Giurisprudenza in Belgio, sembra essere affascinato in primis dal bel tempo in Sicilia. “In questo momento in Belgio ci sono 3/4 °C – dichiara lo studente – Qui invece per i prossimi 5 mesi sarà come se fossi sempre in vacanza“.

Riguardo all’italiano, invece, la curiosità e la voglia di imparare sono talmente forti per loro, che non c’è congiuntivo o condizionale che li spaventi. Nessuno dei tre dovrà imparare l’italiano per una questione di crediti, e questo li rende, forse, ancora più motivati nel varcare le barriere linguistiche. Studiare una lingua per diletto, e non per un interesse materiale, può risultare talvolta molto più soddisfacente. “Imparare una nuova lingua e quindi una nuova cultura ti apre inevitabilmente la mente e ti porta a scoprire cose nuove, dentro e fuori di te” spiega Leonie. Incuriositi dalla loro voglia di imparare, che sembra aver scacciato ogni timore, abbiamo chiesto ciò che più li affascina dell’italiano da un punto di vista prettamente linguistico: comune denominatore sembra essere la sua melodia, e per le ragazze tedesche è proprio quest’ultima a renderlo “un po’ più amichevole rispetto al tedesco“. Inoltre, per Valeria imparare l’italiano è sempre stato un sogno, e noi siamo felici che lei abbia scelto la nostra città per poterlo coronare. L’esperienza Erasmus a Catania sarà per lei un’ottima occasione per migliorare il suo italiano, che per adesso, afferma, “suona un po’ troppo tedesco“. L’italiano sembra incuriosire anche Tibo, che ha scelto Catania anche “per imparare una nuova lingua, che non fosse né lo spagnolo né il tedesco“, che, a suo avviso, sono lingue troppo difficili. Inoltre aggiunge: “Ho studiato latino a scuola, questo mi permette di comprendere meglio l’italiano. Sono molto simili“.

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Quali sono, invece, le aspettative della loro permanenza a Catania? Per Tibo questa esperienza è un’importante occasione per ampliare i propri orizzonti nella disciplina che lo interessa, “confrontando il modo in cui si studia legge in Italia con il Belgio“. Le prospettive, però, non si limitano soltanto allo studio. Perché studiare non è soltanto studiare se ci si diverte. “A Catania vorrei andare in spiaggia e fare degli sport – dichiara Valeria – Ho già provato del cibo buonissimo qui, è molto gustoso, ma…necessita di un po’ di sport“. Leonie, Valeria e Tibo, come del resto tutti i nuovi studenti Erasmus, sono certi che a Catania vivranno una delle esperienze più importanti di tutta la loro vita. Studiando si impara, ma viaggiando si impara molto di più.