Oscar 2017, tra le nomination anche il documentario del 2016 Fuocoammare.
Il documentario di Gianfranco Rosi sull’isola di Lampedusa ha ricevuto la nomination per l’Oscar come Miglior documentario: l’annuncio è stato dato ieri. Inizialmente candidato come Miglior film straniero, era stato escluso dalla selezione. Il film è stato già premiato con l’Orso d’oro come miglior film al Festival di Berlino.
La location del documentario è Lampedusa, al centro vi sono le storie di chi ci vive da anni, come i pescatori, e quelle dei migranti che arrivano nel luogo.
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“Non mi ero reso conto della sua natura politica. – racconta Gianfranco Rosi al corriere.it – Negli Stati Uniti è diventato un film politico sull’immigrazione. Non era la mia intenzione iniziale. Ho sperato che il grido d’aiuto potesse essere colto e capito. Non è solo Lampedusa. È una metafora che si allarga, diventa spazio mentale. È venuta fuori la trasversalità, perché l’immigrazione è trasversale. I deserti californiani sono come il Mediterraneo: cimiteri». Ma che significato ha, Fuocoammare, nell’America di Trump? «E’ un segnale forte che i membri dell’Academy hanno lanciato, è la risposta ai muri e alle paure che sta mettendo Trump”.