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Pokémon Go: allarme da New York: “Vietiamolo ai pedofili in libertà vigilata”

Pokémon Go come possibile mezzo per adescare bambini: è questa la paura che assilla il governatore dello Stato di New York, Cuomo, che riporta il tema della pedofilia al centro del dibattito attuale, tema che questa volta si intreccia con il clamoroso successo del gioco che sta facendo il giro del mondo. Il timore del governatore è quello che i bambini, impegnati nel gioco, possano diventare per l’ennesima volta preda di maniaci che, nascondendosi nella realtà virtuale, potrebbero adescarli.

Per Cuomo la minaccia è tale da essersi rivolto a un nuovo software,  la Niantic, per cercare di far installare dei filtri elettronici che rendano Pokémon Go più sicuro per i minori. Come riportato da diverse testate, Cuomo sostiene: “man mano che le nuove tecnologie evolvono dobbiamo fare in modo di esser certi che i progressi non divengano nuove autostrade per pericolosi predatori“.

Secondo l’ufficio del governatore non si sono ancora, fortunatamente, verificati casi di questo tipo. Ma, come sostenuto dal senatore Klein, nell’Indiana, a Greenfield, un ufficiale di polizia avrebbe beccato un pedofilo mentre organizzava un adescamento.  Il pericolo arriva anche dall’Arizona: una coppia di genitori pare abbia lasciato da solo il figlio di due anni davanti casa, sotto il sole cocente, per giocare una partita a Pokémon Go. La situazione pare stia sfuggendo di mano.

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A proposito dell'autore

Maria Eleonora Palma

Autore - Sono nata il lontano 24 Novembre del 1993 a Vittoria, una piccola città in provincia di Ragusa. Mi divido tra Catania, dove frequento il primo anno della facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche, e la mia città natale che amo tanto e a cui sono legati ricordi, amicizie e impegni vari. Sono una persona piuttosto socievole e accogliente, amo fare nuove esperienze (per questo piuttosto spesso mi ritrovo in situazioni buffe e stravaganti, comunque… sorvoliamo la faccenda!). Mi piace molto scrivere, leggere libri di tutti i generi e sono da ormai 4 anni educatrice in ACR (Azione Cattolica Ragazzi). I bambini sono il mio piccolo laboratorio: mi piacerebbe in futuro lavorare con loro, e grazie a questa opportunità ho scoperto pian piano che i bambini non sono dei piccoli “mostriciattoli capricciosi”, anzi un continente di emozioni, pensieri e comportamenti da scoprire. E’ molto bello e gratificante lavorare e avere a che fare con loro, spesso sono più sensibile e profondi degli adulti. Mi piacciono gli animali, anche se per ragioni di spazio, non ne tengo alcuno a casa. L’ultimo libro che ho letto è Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, uno dei miei libri preferiti, riletto più volte, questa è la terza, e credo uno dei testi meglio riusciti sull’autismo infantile. Non appena riuscirò a ritagliarmi un po’ di tempo, vorrei iniziare un corso di fotografia. Quello che mi manca è la Reflex, ma questo non è un problema.