Attualità Scuola

Il ministro Giannini: “Scuole aperte anche in estate”

Conferenza stampa di Scelta Civica sulla riforma della legge elettorale con Stefania Giannini, Renato Balduzzi e Andrea Romano - fotografo: benvegnù - guaitoli - cimaglia

Scuole aperte anche d’estate. Sembrerebbe un pesce d’aprile, ma è questa una delle ultime dichiarazioni del ministro Giannini durante un’intervista. 

Conferenza stampa di Scelta Civica sulla riforma della legge elettorale con Stefania Giannini, Renato Balduzzi e Andrea Romano - fotografo: benvegnù - guaitoli - cimaglia

A “Il Mattino di Napoli”, Stefania Giannini ha spiegato che non può esserci discontinuità nel rapporto tra docenti e insegnanti. Per evitare che ciò accada, le scuole dovrebbero restare aperte anche nei periodi estivi o nei mesi festivi. 

«Le richieste che arrivano dal territorio sono sacrosante – ha affermato il ministro Giannini nell’intervista- Dico di più: bisogna fare in modo che le scuole restino aperte anche d’estate, anche nei giorni festivi. Il rapporto fra insegnanti e ragazzi non può conoscere discontinuità. Da questo punto di vista siamo mobilitati da tempo, nell’ambito dell’autonomia scolastica è già possibile organizzare prolungamenti».

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Il ministro vorrebbe stanziare fondi destinati all’apertura prolungata nelle scuole. Dieci milioni andranno difatti alle periferie delle città più grandi.

«Gli insegnanti, grazie al piano della Buona Scuola – ha continuato il ministro –  in questo momento ci sono. Ma naturalmente non basteranno. Qui non si tratta di prolungare nella giornata l’apprendimento delle materie tradizionali. Si deve puntare sullo sport, sulla musica, che è l’altra grande passione dei giovani, sulle attività di laboratorio per avvicinarli a un mestiere. L’autonomia nella scuola resta la parola chiave ma perché funzioni davvero va orientata e guidata: per esempio, se si vuole puntare sulle attività sportive occorrerà ricorrere a figure specifiche di educatori e allenatori esterne all’istituto. E questo lo si potrà fare grazie all’accordo firmato a suo tempo dal ministero con il Coni, che ci mette appunto a disposizione le sue professionalità».