Cosmetica

Trucchi da svelare: le maschere in tessuto

maschera tessutoCiao a tutte ragazze! Oggi voglio parlarvi di una tipologia di prodotti che è diventata famosa solo negli ultimi due anni e che hanno riscosso molto successo sia tra le blogger e le vlogger, che tra le donne comuni: le maschere in tessuto.

Siamo abituate alle classiche maschere viso da applicare sulla pelle, di solito però sono maschere unte, troppo secche e difficili da stendere, liquide che colano sul collo o sugli occhi, appiccicose. Insomma, sono maschere che per certi versi sono anche scomode. Se da un lato abbiamo la possibilità di applicare la maschera anche solo per 5 o 3 minuti, dall’altra parte questo tipo di maschere sono scomode proprio per i motivi suddetti, per non parlare anche del fatto che la corona di capelli attorno al viso si possa sporcare, che rimangano residui che non vediamo e non riusciamo ad eliminare (comportando così anche l’eventuale uscita di casa con una macchia bianca), spugnette togli-maschera da lavare in continuazione. Anche le cose più semplici sono complicate, mai sottovalutarle!

Nel caso delle maschere viso in tessuto le cose cambiano. Innanzitutto pensate al fatto che dovete semplicemente strappare la confezione, aprire la maschera e applicarla. Già non vi dà una sensazione di “leggerezza”? Non c’è nessun tipo di miscela da fare: prendi l’acqua, aggiungi l’argilla, dosa le gocce di olio essenziale, mescola, aggiusta, prendi il pennello, asciuga la colatura, applica, lascia asciugare, non mettere gli occhiali, non toccare niente.

Io continuo tutt’ora ad apprezzare le maschere fatte in casa e le maschere in cui bisogna miscelare perché mi piace tanto sperimentare, ma ammetto anche che quelle in tessuto sono semplici e risolvono i problemi di tempo delle ragazze e delle donne che non ne hanno. Io ho provato le maschere in tessuto di Sephora nello specifico quella Pearl e quella Green Tea, la prima ad azione illuminante e la seconda ad azione mattificante e anti-rossori.

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green tea mask pearl maskIn entrambi i casi mi sono trovata bene. Una volta aperta la confezione, ho trovato la maschera piegata in 4 e molto imbevuta di prodotto. Bisogna aprirla con cautela e applicarla per bene sul viso pressando leggermente. Vi consiglio di stare sdraiate sennò per la pesantezza la maschera potrebbe scivolarvi. L’odore non è gradevole, ma nemmeno l’opposto. Ho trovato che entrambe hanno assolto al loro compito di maschera: finito il tempo di posa, la pelle era più compatta, tonica e luminosa. Un effetto però che dura solo qualche ora. Effettive differenze tra i due tipi di maschera non ce ne sono. Almeno, io non ho riscontrato particolari benefici dalle applicazioni tranne per quelli temporanei. Gli estratti presenti nelle due maschere sono buoni: estratti di perla, di tè verde, di salice, di magnolia, di aloe vera, di riso.

L’azienda consiglia di utilizzarli una volta e basta, ma visto il costo per ognuna e vista la quantità di prodotto assorbita dal tessuto ho preferito continuare a conservare il tessuto per altre due applicazioni fino a quando ovviamente l’eccesso di acqua fosse evaporato.

Vi consiglio di acquistarle? Sì, se volete provare una cosa nuova e sfiziosa. Se sperate però di trovare in esse una soluzione per qualsiasi vostro problema del viso che necessita appunto di una maschera, no.

Questo e tutto, spero di avervi descritto per bene i prodotti e al prossimo articolo!

A proposito dell'autore

Roberta Gerratana

Nasce a Modica e studia per tutta l'adolescenza lingue straniere. Arrivata all'università cambia rotta e decide di frequentare un corso in Scienze Educative dell'Infanzia e di Scienze Pedagogiche e Progettazione Educativa in cui si laureerà. Grande appassionata di letture classiche e straniere, che spaziano dai temi romantici tedeschi ai contemporanei manga giapponesi, lascia anche spazio a film fantasy, make up e viaggi. Collabora con Liveunict in veste di proofreader e pubblica ricette veloci per le rubriche Studenti&Fornelli e Trucchi da Svelare.