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Sindrome post-vacanze? I consigli per un ritorno meno traumatico

stress-lavoro-600x350Vi assicuro: non è uno scherzo! Esiste davvero. La sindrome post vacanze è una vera e propria “patologia” (sebbene la comunità scientifica non ne sostenga l’esistenza!) che include sintomi quali: umore uggioso, ansia, tristezza, poca concentrazione, apatia, insonnia, appetito ballerino. Ma, a pensarci bene, questo disturbo deriva dalla necessità (spesso troppo immediata!) di riadattarsi a una condizione che (colpa vacanze!) c’eravamo del tutto dimenticati. Riprendere è dura. Per questo, ecco degli ottimi consigli per cacciare via il malumore e ricominciare nel migliore dei modi.

1. Torna a casa dalle vacanze in anticipo. Non ridurti a rientrare il giorno prima di riprendere il lavoro, l’università, la scuola perchè non esiste nulla di più angosciante che ritrovarsi la casa sottosopra, le valigie da disfare, nulla da mettere (il guardaroba è tutto in lavatrice o già steso da asciugare), una nostalgia terribile e magari pure i compiti da fare. Trova del tempo per ristabilirti, rimettere in ordine i pensieri.

2. Regolarizza i tuoi orari in modo da garantirti le ore di sonno sufficienti per sentirti rilassato e riposato. Magari non potrai più concederti il riposino pomeridiano, quindi concediti un pranzo più leggero e assumi cibi che ti aiutino a mantenere alta la concentrazione anche a fine giornata. Magari alzarsi presto la mattina sarà traumatico quanto una doccia gelata in pieno inverno. Ma suvvia: questione di tempo e tornerai alle vecchie abitudini.

3. Pensa positivo. Pensa al motivo per cui hai scelto il tuo lavoro. Focalizzati su tutti gli aspetti positivi. Pensa ai colleghi che rivedrai dopo un po’ di tempo, pensa alle soddisfazioni che possono derivare dall’attività che farai. Se studi, comincia a recuperare i libri, compra i nuovi, leggi il programma e l’orario delle prossime lezioni.

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4. Via la pigrizia! La vita sedentaria è finita. Prendi un telo e nascondi la televisione. Mettila via in garage se il travestimento non ti convince e la tentazione resta alta. Insomma, smetti di troneggiare nel divano mangiucchiando schifezze. Cammina a piedi, iscriviti in palestra, stai all’aria aperta in modo da rilassare la mente dopo la fatica lavorativa.

5. Attenzione ad alcol e caffè. Niente sbronze di settimana (in teoria  nemmeno nei fine settimana, specialmente se sei particolarmentestress-rientro-da-ferie depresso!), limita il consumo di alcool nell’interesse del tuo corpo e della tua mente. Non c’è niente di peggio che alzarsi la mattina con quel terribile senso di vomito, il mal di testa e dover per giunta andare a lavoro. Idem per bevande eccitanti quali il caffè: meglio il prosciutto negli occhi se proprio ti si chiudono piuttosto che “l’elettricità” che deriva dopo aver assunto dieci tazzine di caffè.

6. Usa bene il tempo libero. Organizzati nel migliore dei modi: i ritagli di tempo non mancano, vanno usati e dosati bene. Concediti un bel bagno rilassante, un cinema con gli amici, un aperitivo con l’amante, una cena con il fidanzato, un’escursione fuori città. Datti alla lettura: una lettura distensiva, rilassante, nulla di impegnativo o scocciante.

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A proposito dell'autore

Maria Eleonora Palma

Autore - Sono nata il lontano 24 Novembre del 1993 a Vittoria, una piccola città in provincia di Ragusa. Mi divido tra Catania, dove frequento il primo anno della facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche, e la mia città natale che amo tanto e a cui sono legati ricordi, amicizie e impegni vari. Sono una persona piuttosto socievole e accogliente, amo fare nuove esperienze (per questo piuttosto spesso mi ritrovo in situazioni buffe e stravaganti, comunque… sorvoliamo la faccenda!). Mi piace molto scrivere, leggere libri di tutti i generi e sono da ormai 4 anni educatrice in ACR (Azione Cattolica Ragazzi). I bambini sono il mio piccolo laboratorio: mi piacerebbe in futuro lavorare con loro, e grazie a questa opportunità ho scoperto pian piano che i bambini non sono dei piccoli “mostriciattoli capricciosi”, anzi un continente di emozioni, pensieri e comportamenti da scoprire. E’ molto bello e gratificante lavorare e avere a che fare con loro, spesso sono più sensibile e profondi degli adulti. Mi piacciono gli animali, anche se per ragioni di spazio, non ne tengo alcuno a casa. L’ultimo libro che ho letto è Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, uno dei miei libri preferiti, riletto più volte, questa è la terza, e credo uno dei testi meglio riusciti sull’autismo infantile. Non appena riuscirò a ritagliarmi un po’ di tempo, vorrei iniziare un corso di fotografia. Quello che mi manca è la Reflex, ma questo non è un problema.