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LIBER AMANTI – Essere donna: 10 frasi per comprenderne la vera essenza

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Sembra essere uno straordinario, impossibile, divertente rompicapo quello che quasi tutti gli uomini da sempre si pongono: capire le donne. Impresa ardua e per niente facile: eppure che l’universo femminile sia, malgrado la difficoltà nella “traduzione”, così vario e affascinante è un dato assodato e confermato da (quasi) tutti gli uomini del pianeta. Una donna certamente sa capirsi, raccontarsi meglio di chiunque altro: il suo umore può essere incomprensibile a tutto il resto del mondo, non a lei che si lascia influenzare così facilmente da una bella giornata di sole o da una burrascosa tempesta, dalla telefonata appena ricevuta, dalla quantità di cioccolato presente sulla sua borsetta, dalle sue “cose” o dal messaggio non ancora inviato.

Per quanto complesse, il loro fascino, la loro bellezza è stato fin dall’inizio dei tempi fonte di ispirazione per artisti. Molti scrittori hanno dedicato le loro migliori pagine parlando di noi, creature incomprensibili, inafferrabili, forse per questo straordinariamente incredibili, nel tentativo di cogliere il nostro aspetto migliore, di toccare, anche se solo per un attimo, la nostra vera essenza. E che succede se a scrivere delle donne non fossero uomini ma fossero le stesse donne? In questo articolo, prendendo spunto da quanto pubblicato dal sito bustle.com riportiamo dieci frasi scritte da donne sulle donne, al fine di comprenderne la vera essenza.

Fotolia_35614693_S-490x3371. “Sono un essere umano. Sono disordinataa. Non sto cercando di essere un esempio. Non sto cercando di essere perfetta. Io non sto cercando di dire che ho tutte le risposte. Non sto cercando di dire che ho ragione. Sto solo cercando – cercando di sostenere ciò in cui credo , cercando di fare qualcosa di buono in questo mondo , cercando di fare un po ‘di rumore con la mia scrittura , mentre anche essere me stessa”.

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Bad Femminist, Roxane Gay

2. “Preferisco essere felice che dignitosa”.

Jane Eyre, Charlotte Brontë

3. “Se sei abbastanza coraggioso da lasciarti dietro tutto ciò che è familiare e confortevole, e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa ai vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esteriore che interiore; se sei veramente intenzionato a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio; se accetti tutti quelli che incontri, strada facendo, come insegnanti; e se sei preparato soprattutto ad accettare alcune realtà di te stesso veramente scomode, allora la verità non ti sarà preclusa…”.

Mangia, prega, ama, Elizabeth Gilbert

34aa1320-1c01-0133-7695-0aecee5a82734. “Noi non siamo noi stessi quando siamo innamorati e quando diventiamo noi stessi – Sorpresa! – Siamo avvelenati. Noi ci completiamo l’un l’altro nel più detestabile, peggiore modo possibile”.

L’amore bugiardo – Gone Girl, Gillian Flynn

5. “Io in quanto donna non ho patria. In quanto donna non voglio una patria. In quanto donna, la mia patria è il mondo intero”.

Le tre ghinee, Virginia Woolf

 

6. “Voglio fare nuove esperienze, perché sono una ragazza che sa dire di sì invece che di no”.

Wild, Cheryl Strayed

7. “Le relazioni andate male possono essere considerate come trucco sprecato”.

Watermelon, Marian Keyes

donna-felice-34esimo-anno8. “Perchè tutti i tipi di amore sono là fuori, romantico, passionale, parentale, complice el’amore che viene propagandato come più inattaccabile, e colluso come l’amore tra sorelle”.

Leaving Before the rains come, Alexandra Fuller

9. “Quando una donna dice che non ha niente da mettersi, quello che vuole realmente dire è: “Qui non ho niente per quello che dovrei essere oggi”.

Ci vogliono le palle per essere una donna, Caitlin Moran

10. “La mia missione nella vita non è quella semplicemente quella di sopravvivere, ma quello di di migliorare e crescere vigorosamente. E di farlo con un po’ di passione, compassione, humor e un pò di stile”.

Lettera a mia figlia, Maya Angelou

A proposito dell'autore

Maria Eleonora Palma

Autore - Sono nata il lontano 24 Novembre del 1993 a Vittoria, una piccola città in provincia di Ragusa. Mi divido tra Catania, dove frequento il primo anno della facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche, e la mia città natale che amo tanto e a cui sono legati ricordi, amicizie e impegni vari. Sono una persona piuttosto socievole e accogliente, amo fare nuove esperienze (per questo piuttosto spesso mi ritrovo in situazioni buffe e stravaganti, comunque… sorvoliamo la faccenda!). Mi piace molto scrivere, leggere libri di tutti i generi e sono da ormai 4 anni educatrice in ACR (Azione Cattolica Ragazzi). I bambini sono il mio piccolo laboratorio: mi piacerebbe in futuro lavorare con loro, e grazie a questa opportunità ho scoperto pian piano che i bambini non sono dei piccoli “mostriciattoli capricciosi”, anzi un continente di emozioni, pensieri e comportamenti da scoprire. E’ molto bello e gratificante lavorare e avere a che fare con loro, spesso sono più sensibile e profondi degli adulti. Mi piacciono gli animali, anche se per ragioni di spazio, non ne tengo alcuno a casa. L’ultimo libro che ho letto è Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, uno dei miei libri preferiti, riletto più volte, questa è la terza, e credo uno dei testi meglio riusciti sull’autismo infantile. Non appena riuscirò a ritagliarmi un po’ di tempo, vorrei iniziare un corso di fotografia. Quello che mi manca è la Reflex, ma questo non è un problema.