Questa mattina l’Università degli studi di Catania si è svegliata nello scandalo. Era già successo nel 2009 a Scienze Politiche.
La presunta accusa: “Violenze sessuali e concussioni, poste in essere, tra il 2010 ed il 2014, nei confronti di sette diverse studentesse”. Nella mattinata odierna i carabinieri di Catania hanno eseguito una misura cautelare interdittiva nei confronti di Santo Torrisi, in servizio all’ospedale universitario catanese, accusato di molteplici violenze sessuali e concussioni compiute tra il 2010 e il 2014, quando ricopriva il ruolo di coordinatore del corso universitario di “Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare” dell’Università etnea, nei confronti di sette diverse studentesse.
L’indagine, avviata su segnalazione di un gruppo di studentesse ed ex studentesse, ha evidenziato come Torrisi non esitasse a sfruttare il proprio ruolo universitario per imporre le proprie attenzioni sessuali alle ragazze minacciando anche pregiudizi diretti sulle loro carriere universitarie. A conclusione delle indagini, la Procura aveva avanzato la richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
La vicenda ci preme in modo particolare. L’università deve rimanere un luogo di insegnamento, un luogo in cui ogni studente deve sentirsi al sicuro. Vi terremo aggiornati sulla vicenda.
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