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Catania prima città italiana sul web: a stabilirlo è Travel Appeal

piazza teatro

82mila strutture, 3 milioni di recensioni, 8 milioni di giudizi e quasi 90mila conversazioni sui social network. Sono stati questi i dati sfruttati da Travel appeal, una start up che per 18 mesi ha studiato i commenti scritti online da vari utenti e ha analizzato migliaia di enti vari tra hotel e ristoranti. L’obiettivo? Individuare la città col migliore “appeal”, la reputazione migliore sul web. Dallo studio, condotto su dieci città italiane, sono emersi dati molti interessanti: Catania e Napoli sono risultate le vincitrici di questa classifica. Sono queste infatti le città più apprezzate in rete, Catania con l’81,28 per cento di indice di appeal e Napoli con l’80,86 per cento.

Come riportato dall’Huffington Post, Mirko Lalli, fondatore di Travel appeal, ha così commentato la vittoria di queste due città: “Catania e Napoli stravincono per il calore umano. Si vede bene dai cluster analizzati che il rapporto umano fa superare criticità delle strutture che ancora esistono. Ma si è più disposti a chiudere un occhio”.

Altri dati interessanti sono poi emersi dalla stessa classifica: l’attenzione degli utenti di Facebook si concentra maggiormente su Roma mentre Genova  e Trieste spopolano su Twitter. Torino è particolarmente apprezzata per il personale ricettivo mentre Genova perde molto nel campo dei servizi ricreativi. Da segnalare infine Milano, città arrivata ultima nella classifica per la qualità dei ristoranti e per il personale delle strutture ricettive. “Milano è in fondo alla classifica non per caso” – ha sottolineato Mirko Lalli – “ci si aspetta molto da una città così votata al business e agli affari. Ad esempio pare assurdo ai viaggiatori che negli hotel venga fatto ancora pagare a parte il wi-fii. È come se si facesse pagare l’acqua calda a parte”.

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A proposito dell'autore

Paola Rachele Perno

Studentessa di Linguistica, telefilm dipendente e divoratrice di libri. L'uso dell'iperbole mi mantiene giovane.
https://twitter.com/PaolaPerno