Avrebbe ingannato amici e parenti invitandoli alla sua cerimonia di laurea all’università di Enna, ma in realtà aveva sostenuto solo due esami. L’ateneo Kore ha aperto un’inchiesta interna su una studentessa di Giurisprudenza che la scorsa settimana si è presentata nell’aula magna dell’università per la proclamazione inscenando una protesta per il mancato inserimento nell’elenco dei futuri dottori in Legge.
Succede all’Università Kore di Enna, una studentessa con una furbata di improbabile successo, avrebbe tentanto di ingannare amici e parenti, facendo credere di doversi laureare in Giurisprudenza. La studentessa . che a quanto pare aveva sostenuto soltanto due esami sui trenta previsti da piano di studi, si è presentata alla seduta di laurea accompagnata da parenti e amici. Tutto organizzato a puntino, compresa la protesta per il mancato inserimento nell’elenco dei laureandi. Il padre avrebbe anche minacciato il personale dell’ateneo. La sceneggiata, a quanto riportato dai media pare essere continuata la sera, dove la festa di laurea già programmata è stata svolta ugualmente, senza aver di fatto conseguito nessun titolo accademico.
Le proteste, espresse nei corridoi dell’ateneo durante la cerimonia di laurea, potrebbero essere valutate in termini di danni per l’Università, che peraltro tiene molto agli aspetti organizzativi, programmando le sedute di laurea con largo anticipo e riuscendo a consegnare la pergamena immediatamente dopo la proclamazione dei dottori. A quanto pare è stata aperta un’inchiesta interna che mirerà ad accertare le responsabilità della ragazza alla luce dei principi etici e comportamentali cui gli studenti della Kore sono tenuti in forza del contratto di iscrizione.
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