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La Differenza in esclusiva per LiveUniCT

imageLa Differenza è una band tra le più interessanti della nuova scena pop rock italiana che ha già all’attivo ottimi risultati di classifica ottenuti da alcuni singoli tratti dai tre album finora pubblicati, oltre che una grande esperienza “live”, anche fuori dai nostri confini. Il gruppo, composto da musicisti originari della zona di Vasto, in Abruzzo, ha il suo “battesimo di fuoco” nel 2005 al Festival di Sanremo. ( Fabio Falcone: vox, piano; Mattia “Matto” Pompei: chitarra; Giò Martinelli: basso; Jakka: tastiere; Davide Cancelli: batteria)
Partiamo da una domanda diretta, perché siete la differenza?
Perché abbiamo deciso di esserlo da ragazzini, quando per divertimento ci ritrovavamo a suonare insieme. Solo col tempo abbiamo capito che sarebbe potuto diventare un lavoro. Sai, e’ bello fare musica ma lo è ancora di più fare musica in una rock band.
imageDal 2005 avete realizzato ben 3 album e un Ep uscito a fine 2011. Come siete cambiati dal brano “Che farò”?
Siamo gli stessi come persone, stessi caratteri, stessi gusti… ma la musica cambia intorno a noi e le nostre esperienze personali e collettive hanno influenzato e modificato molto, il nostro modo di creare musica. Siamo più pratici di un tempo.

“Siamo quasi famosi/quasi sconosciuti ma in realtà non dipende da noi”, da cosa dipende? Pensate che in Italia il vero talento sia realmente premiato e sostenuto?

Ma ovvio che non e’ premiato e lo sai bene anche tu!!!! Oggi il talento e’ nelle nicchie, sul web e in alcuni piccoli club. Il successo invece non esiste più. Quando tutti diventano famosi, come oggi accade, il valore del successo cambia inesorabilmente appiattendosi verso il basso. Oggi ha successo chi riesce a creare davvero arte e l’arte non risiede di certo nella massificazione. Ma e’ un successo diverso da quello televisivo. Si tratta di un concetto di successo molto simile alla soddisfazione personale! E’ difficile per il pubblico capire chi fa davvero buona musica. Bisogna fare un grande lavoro di ricerca dentro se stessi e non tutti ne sono disposti. Il pubblico si accontenta. Subisce.


Avete dei modelli musicali? In che modo hanno influenzato il vostro modo di far musica?

Battisti, Police, Queen, Beatles, Clash. Quando siamo su un palco pensiamo a loro, ci muoviamo come loro.


Qual é il pezzo, tra i vostri, che vi é rimasto più nel cuore?

Ogni scarrafone e’ bello a mamma sua. Risposta impossibile !!! Fanne un’altra 🙂


imageUna domanda cattiva. Cosa pensate dei talent show e delle boy band?

Non abbiamo mai visto un talent in vita nostra, quindi non riusciamo a esprimere un parere sul programma. Da un punto di vista artistico ci sembra che sfornino tutti artisti uguali con canzoni un po’ tutte uguali ma e’ solo un parere disattento, quindi magari ci sbagliamo. 

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Le boy band ? La nostra boy band preferita resta i Beatles !!

Rifareste Sanremo?
Perché no ? E’ Figo andare al festival !


Che progetti avete per il futuro?

Un tour internazionale e un disco nuovo, ci stiamo già lavorando.


Cosa vi sentite di dire ai giovani che vogliono intraprendere la vostra stessa strada?
Create qualcosa di meraviglioso, sarete felici. Il successo, lasciatelo agli altri.image 

A proposito dell'autore

Fiorella Manciagli

Fiorella Manciagli laureanda in Giurisprudenza a Catania, appassionata di attualità e politica. Rubrica: Eccellenze Made in UNICT.