Quando il ” cavallo” fa polemica. L’equino in questione il famoso “Stallone ferito” fino a sta mattina ubicato in quel di piazza Vittorio Emanuele II ( per i catanesi piazza Umberto), è una nota scultura dell’ancor più noto Francesco Messina (artista di origini catanesi e celebrato in tutto il mondo con opere sparse nei più prestigiosi musei di città come Oslo, Berna, Zurigo, Parigi, Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Vienna, Washington, Tokio e molte altre). Lo stesso artista che scolpì il più noto “Cavallo morente” esposto a Roma in viale Mazzini, presso la sede Rai. Lo Stallone ferito è dunque un’opera di elevatissimo pregio e valore.
Questo povero cavallo sembra non trovar pace, dopo la vicenda del luglio 2002 in cui fu misteriosamente “inmutandato e invelato”, stamane é diventato oggetto di polemica a causa della sua nuova collocazione in piazza Galatea. Ora vi chiederete ” perché polemica?”, si é subito visto dietro questo “trasloco” un’opera di sottile spionaggio, o ancora meglio di sotterfugio, infatti circolano voci sulla probabile ideazione di un posteggio nella precedente sede. Ma sarà vero? Una cosa cosa é ben certa, sicuramente a molti non piacerà la nuova collocazione o magari altri optavamo per un ” era meglio quell’altra piazza…”, ma voi vi eravate accorti della presenza di tale equino in piazza Vittorio Emanuele II?
Ad ogni modo, da oggi non ne restano più tracce: stamane è stato segnalato da molti concittadini la rimozione anche del basamento della statua.
Non é stato, a prescindere dalle motivazioni, un bene spostare un’opera così importante in un luogo con più visibilità invece di lasciarla sommersa da cartacce e bicchieri di plastica dov’era prima? Perché bisogna sempre polemizzare su tutto invece di attenzionare i veri problemi e magari rendersi utili per la propria città invece di muovere solo costanti critiche? A voi le risposte.