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Catania, «Io pizzo non ne pago»: il movimento ‘Posteggiamo i posteggiatori’ oggi in conferenza stampa

999476_173378659506140_2138834729_n«Io pizzo non ne pago»: vi sembrerà la frase di qualche commerciante, che ha deciso di opporsi alle estorsioni dei mafiosi e invece vi sbagliate di grosso. Forse molti a Catania pagano un piccolo pizzo e non ne sono consapevoli, magari non ci fanno caso perché è diventata un’abitudine.

Il pizzo, che può essere anche costituito da una piccola cifra, è quello che si paga ai parcheggiatori abusivi. Ed è quello a cui il movimento ‘Posteggiamo i posteggiatori’ ha detto no. Come avevamo annunciato, si è tenuto questo mattina, nella sala “Coppola” del Palazzo degli Elefanti, il primo incontro del movimento per sensibilizzare l’opinione pubblica e presentare le proprie iniziative. Il rappresentante del movimento di Palermo si è così espresso davanti alle telecamere di SestaRete: «Pagare per paura vuole dire lasciare spazio a queste persone, che molte volte noi reputiamo “mischineddi” e persone senza lavoro, che hanno alle spalle una realtà che è molto più grande di quella che noi possiamo pensare: una vera e propria realtà mafiosa. Vuol dire quindi dare credito e alimentare, dal punto di vista economico, la mafia». Durante la conferenza, è stato inoltre affrontato il tema del ruolo delle istituzioni, che dovrebbero «mantenere la legalità». È stata proposta, al sindaco di Palermo, un’ordinanza sindacale, già attuata anche a Napoli, che possa aiutare i cittadini a denunciare. E il rappresentante conclude: «Per noi pagare un posteggiatore è pizzo, se si paga per paura».

Uno dei motti di ‘Posteggiamo i posteggiatori’ è «Io non mi scanto». E voi? Voi vi “scantate”?

A proposito dell'autore

Alessia Costanzo

Laureata in Filologia moderna, attualmente è direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict e lavora come copywriter. Dopo aver scoperto il Content marketing, la sua passione per la comunicazione si è trasformata, legandosi ai Social media, alla SEO e al Copywriting.